Il Palermo vince la seconda partita consecutiva e vola in classifica sfatando il tabù Sudtirol in rimonta. Un risultato che cancella lo scivolone interno col Cosenza di otto giorni fa e permette ai rosanero di agguantare la seconda posizione con una partita da recuperare.
C’è tanta soddisfazione da parte di Eugenio Corini al termine della partita che inoltre concede ai siciliani di riscattarsi esattamente un anno dopo la sconfitta interna rimediata contro la squadra di Pierpaolo Bisoli.
Il tecnico rosanero parla in sala stampa: “Ci abbiamo creduto anche quando siamo andati in svantaggio. Abbiamo avuto fede e siamo stati sospinti dal pubblico incredibile del Barbera. Dopo lo 0-1 ho tolto Jacopo (Segre, ndr) che era già ammonito mentre quando abbiamo pareggiato la squadra era scollata. Il cambio di Soleri è stato molto importante”.
“Convinto di vincere, connessione col pubblico ha fatto il resto”
L’allenatore del Palermo prosegue nel racconto della partita. “Ero convinto di poterla vincere. Con equilibrio e pazienza. Lo scorso anno non riuscivamo a fare questo ma nel nostro percorso avevamo creato i presupposti per queste caratteristiche. La connessione col pubblico poi ha fatto il resto. Possiamo fare molto con questo grande pubblico del Barbara e di Palermo.
“Piacere di condividere gioia con i tifosi”
A chi chiede al tecnico se questa vittoria in rimonta sia la più importante da quando è tornato a Palermo, Corini sottolinea “La vittoria più importante sarà la prossima” e poi racconta la sua esultanza a fine partita: “Ho avuto voglia di fare come quando giocavo, avevo voglia di condividerla con i supporters. Mi ha fatto molto piacere perché successi come questi aumentano l’autostima”.
Ed inoltre: “Abbiamo palleggiato molto bene con i due centrali anche con i centrocampisti per andare a riciclare tutte le respinte. Ci abbiamo creduto”.
Vincere aiuta a vincere
Non vi è dubbio che vincere aiuti a vincere. E Corini sottolinea: “Diventare una squadra vincente vuol dire portare a casa diverse tipologie di partite. Vincere porta autostima avevamo bisogno di incidere con risultati che creano autostima. Ho lavorato tanto sotto questo punto di vista e la squadra è scresciuta tanto. Abbiamo saputo reggere l’urto con qualche difficoltà: ci mancavano tre esterni. Non abbiamo una rosa extra-large ma abbiamo tanta qualità e tutti avranno la loro opportunità”.
Il Palermo ha segnato con dieci giocatori diversi in questo avvio di stagione e commentando le marcature di Ceccaroni e Aurelio, due difensori, racconta: “Mi piace che tutti i giocatori aiutino in avanti. Mi piace che la squadra sia evoluta, partecipi. Non abbiamo lavorato bene come al solito ma i gol sono arrivati da palle riciclate ed inattive. E’ importante giocare così contro una squadra che gioca così basso”.
Aurelio “Fare gol con diversi giocatori è importanti”
In sala stampa anche l’autore del gol vittoria, Giuseppe Aurelio, alla sua seconda marcatura in maglia rosanero dopo quella dello scorso 17 marzo nella goleada con il Modena.
Queste le sue parole: “Fare diversi gol con giocatore sempre diversi è importante. Ci fa sentire tutti al centro del progetto. Ognuno di noi può sbloccare il match”.
Inoltre. “Siamo entrati nello spogliatoio in svantaggio. Però da grande squadra quale siamo, e oggi lo siamo stati, siamo rientrati in campo concentrati e determinati. Abbiamo sfruttato le occasioni che abbiamo creato, rispondendo alla grande”.
“Gol più difficile di quello col Modena”
“Ancora devo rivedere il gol – commenta -. Tutti i miei compagni e lo staff mi hanno fatto i complimenti. Appena tornerò a casa lo rivedrò sicuramente diverse volte. Da quello che mi è sembrato, questo è stato più difficile di quello che ho fatto la scorsa stagione contro il Modena. E’ il risultato di un lavoro che sto facendo insieme ai compagni durante la settimana”. Poi scherza sul paragona fra il suo gol e la sua iscrizione all’Università. “Ho fatto un gol da tre punti. Poi al trenta e lode ci penseremo”.
Con Lund nessun dualismo
Sul dualismo con Lund, il numero 30 rosanero non lo ritiene un problema, anzi pensa che sia un stimolo per crescere. “Chris secondo me è un ottimo giocatore. Questa continua competitività interna non può che farci migliorare, ci aiuta a fare meglio. Oggi ha iniziato lui, poi sono subentrato io a partita in corso. Questo dualismo ci aiuta a migliorare ogni partita.
Foto: Pasquale Ponente
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