Ha avuto un avvio di stagione importante, un gol alla Lazio da tre punti col Lecce in serie A, poi il trasferimento al Palermo e subito la rete dopo pochi minuti dal suo ingresso in campo nella sfida vinta dai rosanero sulla malcapitata Feralpi per 3-0.
Il gol, l’abbraccio con i nuovi compagni ed i nuovi tifosi. Federico Di Francesco è considerato uno dei grandi colpi del mercato del club di viale del Fante. L’esperto esterno offensivo, dopo essersi presentato col miglior biglietto da visita in campo, parla per la prima volta al Renzo Barbera.
“Ci tenevo a ringraziare la società per l’opportunità e per avermi voluto”, ha esordito il neo acquisto rosanero che ha continuato: “Ringrazio i miei compagni che mi hanno accolto bene: molti già li conoscevo. Inoltre, il calore dei tifosi è stato bello”.
Federico Di Francesco è arrivato dal Lecce accettando di scendere di categoria: “Gli stimoli e l’ambizione siano per un calciatore la cosa più importante. Da quando ho parlato col Palermo ho percepito la voglia di crescere. La B è un campionato duro ma dobbiamo dare tutto e ci vuole equilibrio. Ci vuole il gruppo che nel bene o nel male c’è sempre ed è già un vantaggio. Poi c’è il City Group e permette alla società di crescere e diventare ambiziosa. Questo mi ha fatto scegliere Palermo. Ringrazio il Lecce che mi ha dato l’opportunità”.
Di Francesco racconta la sua settimana particolare che lo ha portato da una realtà all’altra. “La settimana scorsa è stata particolare – spiega -. Il cambiamento porta a stress ed a viaggi. Ho fatto più viaggi che allenamenti. Avevo molte incognite, non sapevo se sarei entrato in campo. Avevo la speranza di potere giocare anche per 10 minuti e ti dico che è stato emozionante. Fare gol dopo 5 minuti e sotto la curva è bello da ricordare. Il gol l’ho dedicato a mia figlia a mia moglie che sono a Lecce ed anche ai tifosi che mi hanno accolto con calore ed entusiasmo”.
Il nuovo numero 17 rosanero commenta la difficoltà del campionato cadetto. “Ho giocato con Ceccaroni, Mancuso, Henderson, Stulac, conosco anche Di Mariano ed altri e sono tutti ragazzi che vogliono fare un campionato competitivo. Principalmente ho sempre giocato per salvarmi sia in A che in B ma qui abbiamo calciatori che hanno vinto il campionato come Lucioni, Ceccaroni, Henderson ed altri. E penso che aiuteranno anche me che ho giocato in A ma mi piacerebbe vincere un campionato di B. La cadetteria è dura, livellata, equilibrata. Anche le squadre di serie C con il loro entusiasmo mettono in difficoltà le altre. E alcune di loro fanno anche il doppio salto. Sulla carta le più forti sono le retrocesse (Sampdoria, Cremonese e Spezia, ndr) ma ci siamo anche noi, il Modena e Catanzaro sono partite bene. Siamo una squadra competitiva. Ci vuole equilibrio”.
L’impatto con Palermo viene raccontato così da Di Francesco. “Ho sentito Pietro Ceccaroni, siamo stati anche in vacanza questa estate. Abbiamo un rapporto che va oltre il calcio. Mi ha detto tante cose belle sulla città sulla società. A Lecce ho passato una bellissima stagione conquistando una salvezza a cui in pochi credevano. Per la mia carriera però la scelta di Palermo è importante. Per chi viene al sud c’è una qualità di vita altissima e di Palermo me ne hanno parlato bene. Ho avuto sempre feedback super positivi. E’ una città meravigliosa (la devo visitare bene) che devo imparare a conoscere, con gente di cuore”.
Obiettivi ed ambizioni personali e del gruppo. Di Francesco parla dell’importanza del gruppo e sulla pressione – viste le tante aspettative della piazza sia su di lui che sui risultati della squadra – e racconta: “La pressione fa parte del calcio come è giusto che sia. Mi posso concentrare sul campo e sugli allenamenti per dare il 100 per 100. Non sono un fenomeno ma sono un buon giocatore se mi alleno bene. Mi concentro alle partite settimana per settimana. Mi interessa l’obiettivo di squadra. Per i ruoli ho sempre giocato a destra o a sinistra o tre quartista ho fatto tanti ruoli ho fatto anche il quinto di centrocampo. C’è la mia disponibilità a fare tutto”.
Ed ancora : “La speranza è sempre quella di trovarsi bene e di stare il più possibile. Quello che voglio è fare una bella annata e di raggiungere l’obiettivo. Si, posso aiutare i più giovani e qui ce ne sono tanti interessanti. “Sono un ragazzo che guarda a quello che ha adesso in tutti i modi per far si che la squadra possa raggiungere l’obiettivo. L’anno scorso è stato così con Lecce ed Empoli. Raggiunti gli obiettivi è tutto più bello ed il singolo ne guadagna.
Ed infine Di Francesco parla del gol alla Feralpi e dell’assist di Soleri: “Gli devo una cena – racconta sorridendo -. Lui mi ha detto che voleva farmi iniziare bene col suo accento romano. Nove volte su dieci un attaccante avrebbe tirato. Ho molto apprezzato. Spero di contribuire in termini di assist e di gol. Voglio dare il 100% per il Palermo. Spero di far risaltare più i miei pregi. Ma quello che voglio dire è quello che darò il massimo per chi ama il calcio, per il rispetto ai tifosi”.