Conferenza di fine anno di Dario Mirri, presidente del Palermo, al Renzo Barbera. La prima notizia è che «Giacomo Filippi ha fatto bene e ci sono pochi dubbi sulla sua riconferma».
«Le scelte tecniche sono difficili. Lo scorso anno eravamo tutti convinti che Roberto Boscaglia fosse la migliore scelta, è un eccellente allenatore, continuerà a fare brillantemente questo ruolo. In questo momento Filippi ha il consenso popolare, ma vi chiedo uno sforzo di sei mesi, appena perderà una partita sarà criticato. Ci vuole sempre onesta intellettuale. Evidentemente non è scoccata la scintilla con la squadra. Filippi meglio di Mourinho? Non ho questa certezza, con lui la squadra ha fatto benissimo. Giacomo è stato bravo a raccogliere l’eredità e ha fatto bene. Continueremo a parlare, non è tanto il giudizio sull’uomo ma di come si vuole impostare la nuova stagione».
Sulla situazione economica della società rosanero Mirri ha detto: «Abbiamo dei soldi disponibili destinati alla prossima stagione. Quest’anno abbiamo avuto zero ricavi».
«I consiglieri comunali non hanno più posti omaggio e hanno votato una concessione senza questo beneficio. Ma questo stadio ci costa 20 mila euro a partita. La Questura richiede tutta una serie di servizi che ci obbliga a spese, ma loro fanno il loro lavoro. Il Palermo è la società che spende di più per le trasferte in serie C. Il Covid per il Palermo è costato molto più di tanta altre squadre. Abbiamo pagato un milione di euro per l’affiliazione lo scorso anno e questo non va dimenticato».
Mirri ha poi annunciato che «il prossimo ritiro non sarà in Sicilia. Lo scorso anno abbiamo avuto difficoltà nell’organizzare amichevoli con squadre professionistiche ed è stata una delle carenze dell’inizio della passata stagione».
L’obiettivo «è quello di vincere. I primi di agosto del 2018 Aurelio De Laurentiis si è aggiudicato il bando del Bari e ha dichiarato di voler riportare subito in A i galletti. Loro hanno investito molti più soldi e sono usciti anche loro ai playoff. Noi faremo una squadra per poter vincere come faranno tutti. Il nostro obiettivo è quello di raggiungere la promozione, poi non so se ci riusciremo o meno perché sappiamo che il pallone è rotondo. Tornando alla stagione appena conclusa, posso dire di essere molto soddisfatto perché eravamo una neopromossa con una squadra che veniva dalla D e che ha modificato la rosa con dodici innesti. La ricerca di investitori? Di fatto si è accelerato il processo di finanziamento: l’impegno con Di Piazza (che stiamo rispettando) era triennale ed è un impegno senza accampare scuse, andando avanti. Il recesso di Di Piazza accelera questo processo. Il Palermo arriverà al 2022 con le risorse destinate, ma poi bisognerà pensare al futuro. Nuovi investitori? È chiaro che Palermo non è Zurigo…, oppure Novara, Firenze o Spezia: al Sud c’è poco».
Infine, sullo stadio: «Vorremmo presentare uno studio di fattibilità. Tutti stanno facendo il possibile per portare avanti il progetto. Ovviamente per lo stadio, l’idea è ristrutturare quello che c’è, nonostante tutte le difficoltà che comporta questo impianto anche per le competenze comunali e regionali. Ma il Renzo Barbera è il nostro passato e fin quando ci sarò io anche il nostro futuro».
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