Cus Palermo e Milone Siracusa chiudono la classifica a squadre maschile dopo la prima giornata della Finale Oro dei campionati italiani per società di atletica leggera in corso di svolgimento allo stadio delle Palme – Vito Schifani.
Questo ha decretato la giornata inaugurale della kermesse che ha visto l’impianto di viale del Fante invaso da oltre 2.500 spettatori. Un’accoglienza importante per la Finale Oro che torna nel capoluogo siciliano a distanza di 16 anni. Una parata di stelle in queste per questa due giorni.
Solo per fare alcuni nomi Ayomide Folorunso (Cus Parma) ha dominato i 400 metri femminili in 52″19, nel salto con l’asta il campione olimpionico di Rio 2016 e bronzo a Tokyo 2020, il brasiliano Thiago Braz (Avis Barletta) ha vinto nettamente il concorso con 5.40, trenta centimetri in più di Mareks Arents (Asd Enterprise Sport & Service Avellino).
Asia Tavernini (Quercia) ha vinto il salto in alto con 1.82. Cecilia Desideri (Atletica Rieti) ha vinto senza grossi problemi con il primato personale stagionale il lancio del giavellotto con la misura di 64.12.
Ha aperto le danze Lorenzo Simonelli che ha dato i primi 12 punti all’Avis Barletta vincendo i 110 metri ad ostacoli col tempo di 13″63 superando Paolo Dal Molin (Alperia Bolzano) 13″77 e Nicolò Giacalone (Asd Atletica Biotekna) in 14″07″.
Nei 100 metri maschili successo di Luca Antonio Cassano (Atletica Firenze) in 10’33 ad 1 solo decimo Andrea Federici (Atletica Biotekna). Entrambi hanno firmato il personale stagionale. Nei 100 donne Johanelis Herrera (Atletica Brescia 1950) vittoriosia in 11″61.
A metà percorso l’Atletica Firenze guida la classifica provvisoria maschile con 97 punti con le società siciliane – Cus Palermo e Milone Siracusa – nelle retrovie, rispettivamente in ultima e penultima posizione con 44 e 48 punti.
Rieti al secondo posto con 91 punti, terzo posto per l’Asd Enterprese Sport & Service di Avellino con 90.
Tra le donne, l’Atletica Brescia 1950, imbattuta dal 2019, ipoteca quinto scudetto consecutivo, già, al termine della prima giornata. Guida la classifica con 109 punti, davanti a Bracco Atletica (89) e Assindustria Sport (77).
Rinviato a domenica mattina l’appuntamento con Matteo Melluzzo della Milone Siracusa, che reduce da una batteria (venerdì) dei 100 metri nella Diamond League di Parigi, ha preferito riposare per essere in pista nei 200 metri.
E così la copertina siciliana della Finale Oro è stata per i portacolori del Cus Palermo Riccardo Meli, primo nei 400 metri in 46”51, ed Ala Zoghlami che ha fatto corsa a sé nei 3000 siepi chiudendo n 8’31”22.
“Sono contentissimo della vittoria e sono contento di aver portato il punteggio massimo al Cus Palermo – ha detto Meli – il tempo ancora non mi soddisfa, ma la stagione è lunga e spero di raggiungere il picco della forma il 30 luglio in occasione degli assoluti. L’obiettivo? Scendere prima possibile sotto i 46 secondi”.
Meli sarà chiamato agli straordinari per dare il massimo contributo al Cus (correrà domenica i 200), così come farà Ala che dopo i 3000 siepi, sarà a nastri di partenza degli 800.
“E’ stato bello correre nel mio stadio e davanti alla mia gente – ha sottolineato Ala Zoghlami – sono qui per rappresentare il Cus e provare a correre veloce anche da solo. Gli 800? Mi divertirò, io mi butto nella mischia e provo a portare punti alla mia famiglia del Cus Palermo”.
La società universitaria ha centrato anche un ottimo terzo posto nel disco con Riccardo Ferrara (48.79). Ma questo non è bastato ad evitare le retrovie.
La Milone Siracusa si è fatta onore nel triplo (sesto Cristian Arena con 14 metri e 52 centimetri), nei 110 ostacoli (quinto Alessio Sommacal con il tempo di 14”38) e nei 3000 siepi (sesto Zouhir Sahran).
Tra le donne, in assenza di società siciliane nella Finale Oro, la protagonista è stata Giulia Aprile. La mezzofondista di Augusta, in gara con la maglia dell’Atletica Firenze, ha vinto i 1500 metri con il tempo di 4’13”84.
“Da 3 anni Palermo organizza una finale dei Campionati di Società Assoluti e stavolta ha meritato la più importante, la Finale Oro – ha detto il presidente Fidal Stefano Mei -. Stagione dopo stagione l’organizzazione sta facendo meglio e il Comitato Regionale siciliano guidato da Totò Gebbia si è superato, anche grazie all’interesse delle amministrazioni locali. Siamo felici che Palermo possa ritrovare la sua centralità nell’atletica: Totò Antibo, qui accanto a me, ne è la storica dimostrazione”.
Ha seguito la corsa del figlio con il cronometro in mano e la moglie al fianco. Totò Antibo, la Gazzella di Altofonte, è tornato nel “suo” stadio per seguire il figlio Gabriele, 18 anni, alla prima gara importante della carriera (con la maglia del Cus Palermo), ma soprattutto al suo primo 1500, lui che predilige i 3000 siepi. Ha chiuso in ultima posizione, ma l’esperienza è di quelle da ricordare a lungo.
“Ho vissuto la gara con spensieratezza – ha rivelato Gabriele Antibo – so che non è facile portare questo cognome, ma ho cercato di non pensarci. Con calma porterò i miei risultati. Era il mio primo 1500 e sono andato in pista per sopperire all’assenza di atleti. Ho fatto del mio meglio. L’importante era esserci, cercherò di andare avanti e non abbattermi. Mio padre è sempre orgoglioso di me. Ho 18 anni, avrò tempo di rifarmi. Sto provando i 3000 allenandomi con 2 grandi campioni come Ala e Osama Zoghlami. Mio padre? E’ un onore essere suo figlio e lui lo sa. L’unico rimpianto è di non avere vissuto le sue imprese”.
Totò, il grande Totò Antibo, si è goduto la giornata con grande realismo: “Gabriele non doveva neanche correre”. “E’ bravissimo a scuola – ha aggiunto la medaglia d’argento nei 10000 ai Giochi di Seul – è uno dei migliori della classe con 10 in matematica. Si allena una volta al giorno, deve allenarsi di più. Lo aspettiamo tra 3 anni nei 3000 siepi”.
Domani il via alle 9 con il martello uomini poi i 5000 femminili e l’asta, sempre femminile. Alle 9.30 sarà la volta di una delle gare più attese, il salto in lungo con il nuovo fenomeno Mattia Furlani ed il milazzese Antonio Trio in pedana. Quindi i 5000 metri maschili, gli 800, i 200 con Matteo Melluzzo e gran finale, intorno alle ore 12.10 con le staffette 4×400.
A seguire la proclamazione dei club campioni d’Italia mentre il verdetto delle retrocessioni sarà rinviato. Il regolamento è ancora in itinere da parte della Fidal e contrariamente alle scorse stagioni, quando scendevano in Finale Argento le ultime quattro, da questa Finale Oro non verranno decretate retrocessioni.