Calciomercato che ha cambiato profondamente il volto della società, centro sportivo di Torretta che finalmente è operativo ed in evoluzione, ed il rapporto con il tecnico Eugenio Corini. Leandro Rinaudo, direttore sportivo del Palermo parla attraverso i canali ufficiali del club rosanero e fa il punto della situazione approfittando della pausa del campionato di serie B. Con l’obiettivo ormai dichiarato: lottare per la promozione in serie A.
Ed è proprio da lì che Leandro Rinaudo parte nella propria disamina. “Vogliamo essere competitivi per la serie A sin dall’inizio. Il campionato di serie B è difficile. Lo abbiamo visto lo scorso anno. Non ci riteniamo la favorita. Le squadre retrocesse dalla serie A e, come si è visto nella scorsa stagione, c’è sempre qualche sorpresa. Di sicuro, per vincere un campionato non bastano i nomi importanti, ma l’unità d’intenti fra squadra, club e tifosi”.
Poi apre una lunga parentesi sul mercato. Operazioni che, secondo quanto afferma il DS, sono partite ben prima dall’inizio di luglio. “Il lavoro sul mercato è iniziato prima della fine del campionato dello scorso anno, mantenendo lo zoccolo duro della scorsa stagione che ha dimostrato di essere competitivo per la serie B. Ci siamo mossi in due direzioni: con gli innesti di giocatori importanti e che hanno vinto il campionato, nonché alcuni giocatori giovani di grande valore e prospettiva, che potessero dare un contributo fin da subito. Ed è per questo che ci riteniamo soddisfatti, vista anche la concorrenza di altri club”.
Rinaudo prosegue: “L’obiettivo era quello di mettere a disposizione di Corini ventidue giocatori titolari – prosegue Rinaudo – . E ci siamo riusciti. Il mercato è sempre difficile ed imprevedibile”. Poi un focus sulla trattativa che ha portato all’arrivo di Lund, definita da Rinaudo come “la più lunga e la più complessa”.
Il dirigente del Palermo, poi evidenzia: “Il ragazzo è stato impegnato nelle qualificazioni europee con la sua squadra. Lui è sempre stata la nostra prima scelta, così come lo eravamo noi per lui. E alla fine abbiamo deciso di aspettarci, anche se abbiamo prolungato un po’ il tempo. E poi ci sono giocatori come Di Francesco, Coulibaly e Henderson, che hanno rinunciato alla serie A. Questo a conferma di quanto è grande l’attrazione del Palermo e del City Group”.
E a proposito di giovani l’attenzione di Rinaudo si focalizza su Peda. Giocatore entrato a far parte della famiglia del Palermo l’ultimo giorno di mercato e che rimarrà alla Spal quest’anno per fare esperienza. “E’ un giovane di prospettiva – commenta -. E lui è uno di quei ragazzi su cui il Palermo punterà per il futuro”. Intanto, si guarda al presente. Attualità che vede in Pigliacelli e Brunori due colonne importanti della squadra. “Rappresentano lo zoccolo duro della squadra. Sono stati determinanti nell’inserimento dei nuovi sin dai primi giorni. Abbiamo la consapevolezza di un obiettivo importante da raggiungere. Tutti sono coinvolti. Lo vediamo dai piccoli gesti. Quando la squadra ha fatto gol contro la Feralpisalò, tutti sono andati ad abbracciare i compagni. Questo è un segnale importanti”.
Una squadra che sta proseguendo il proprio lavoro al centro sportivo di Torretta in vista della sfida contro l’Ascoli. Un impianto di nuova generazione su cui il Palermo costruirà il futuro. “È meraviglioso lavorare a Torretta. Dopo 123 anni, il Palermo ha la sua casa. Abbiamo la possibilità di lavorare in maniera ottimale. Sicuramente il centro sportivo ha bisogno ancora di un po’ di tempo per essere completata. La cosa che mi ha sorpreso è l’orgoglio e la fierezza dei giocatori che c’erano lo scorso anno e che hanno visto la differenza nel modo di lavorare”.
Rinaudo poi parla del proprio rapporto con il tecnico Eugenio Corini. Una conoscenza personale e professionali iniziata da calciatore e che prosegue oggi nel suo ruolo di dirigente. “Ho avuto il privilegio di giocare con Eugenio in serie A. Era un grande uomo e un grande leader. Uno che si metteva in prima linea per la squadra. È un grande professionista e fa un grande lavoro insieme a tutte le persone che lavorano per il Palermo. Ha meritato la nostra fiducia. Sono consapevole al 100% di quanto tiene al Palermo, alla città e ai tifosi. Lo vivo giornalmente. Sono sicuro che darà il massimo per raggiungere l’obiettivo comune”.
Battuta finale sui tifosi, a cui il dirigente rivolge un chiaro messaggio. “Credo che Palermo sia una piazza unica in Italia. Lo dimostra anche quando ci spostiamo in trasferta. I tifosi che sono residenti fuori ci seguono numerosi. La gente di Palermo merita la serie A e noi lavoreremo duramente per regalargli questo sogno bellissimo“.