- Rosanero al Ceravolo per la delicata sfida con i giallorossi calabresi
- Le due squadre si sono già affrontate in campionato pareggiando 0-0
- Palermo al cmpleto, para Massolo e giocheranno altri che non hanno trovato spazio
- Trasferta di Catanzaro precede sfida di Andria in campionato
Vigilia di Coppa Italia per il Palermo che dopo aver pareggiato domenica scorsa al Barbera con l’Avellino in campionato, torna in campo per gli ottavi di finale della competizione.
Mercoledì 3 novembre, con calcio di inizio alle 14.30, i rosanero saranno ospiti dell’ostico Catanzaro, formazione già affrontata in campionato (finì 0-0 al Barbera) lo scorso 19 settembre, ed una delle pretendenti per la promozione. Non a caso le due compagini nelle 12 partite fin qui disputate hanno raccolto 20 punti a testa.
La trasferta di Catanzaro precede quella di domenica prossima, 7 novembre, in campionato di Andria sul campo della Fidelis, penultima in classifica, per la tredicesima giornata di andata. Una settimana calda, quindi, per la squadra rosanero impegnata su due fronti.
In palio i quarti di finale
La sfida del Ceravolo mette in palio un posto per i quarti di finale di Coppa Italia, obiettivo dichiarato dal tecnico Giacomo Filippi fin da inizio stagione. I rosanero sono arrivati agli ottavi di finale grazie ai successi per 4-1 al Picerno e per 2-1 il Monopoli in due match disputati al Barbera.
Il Catanzaro, dal canto suo che ha pure disputato due turni di Coppa Italia maggiore vincendo ai rigori sul Como e perdendo a Verona 3-0, ha eliminato il Catania battendolo per 1-0.
Palermo al completo, para Massolo
Giacomo Filippi, il tecnico rosanero, parla della sfida con i calabresi. “La verità è che le due trasferte sotto il profilo logistico sono un po’ complicate – sottolinea l’allenatore – ma andremo con l’intero gruppo a disposizione e cercheremo di sfruttare gli uomini più in forma. Andremo a Catanzaro per passare il turno: è questo il nostro obiettivo”.
Ci sarà spazio per chi ha giocato meno, come conferma Filippi: “Chi ha giocato meno nell’ultimo periodo sarà sicuramente della partita. Ma avendo una rosa ampia e qualitativamente equilibrata cambia poco. Sicuramente la nostra sarà una formazione competitiva che punterà a vincere”.
E continua: “Domani para Massolo. Gli scontri diretti li abbiamo giocati alla pari e con il giusto piglio, provando a vincere fino alla fine. Ogni tanto è giusto guardare il bicchiere mezzo pieno. Noi sappiamo quanto valiamo e dobbiamo giocare in quest’ottica”.
“Noi consapevoli di essere alla pari”
L’allenatore palermitano parla del valore della squadra ed anche dell’importanza di avere la meglio su una avversaria diretta. E dice: “Battere una diretta concorrente? Un test importante, però a volte non batti una squadra per episodi che purtroppo cambiano le sorti di una gara o della stagione. Noi siamo consapevoli di essere alla pari con Catanzaro, Avellino ma anche col Bari nonostante l’organico. Saremo pronti per controbattere e imporre ciò che conosciamo”.
Prosegue: “Conoscere il Catanzaro è un vantaggio. Sappiamo come preparare il match. Sono molto solidi e non sarà facile scardinarli in difesa ma faremo di tutto per far nostra la partita. Abbiamo provato sia a tre che a quattro, vedremo cosa scegliere anche in virtù degli uomini. Vedremo domani”.
Su Floriano
Giacomo Filippi parla dei suoi: “Floriano nelle ultime partite non ha giocato per scelta tecnica, non è subentrato per situazioni imprevedibili nella partita. E a volte devi cambiare il copione. So che sta bene e lui sa che ha la mia stima. Ci sta che qualche partita non parta titolare ma tante gare si risolvono in corsa. Soleri si allena al massimo e con qualità eccelsa. Qualcuno purtroppo deve rimanere fuori ma per me Edo è eccezionale”.
“Peretti rammaricato”
Parole anche per Peretti che protagonista, suo malgrado, dell’episodio che ha scaturito il rigore (inesistente) con l’Avellino. “Peretti è rammaricato perché sa di non aver causato il rigore. Vero che ha fatto un piccolo errore sul rilancio, ma non ha commesso rigore. Purtroppo paghiamo le conseguenze di una svista arbitrale. Merita la mia fiducia: è un ragazzo e può succedere come può succedere a tutti. Anche ai più forti. Deve giocare a testa alta”.
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