Un nuovo Massimino ed una nuova società. Ore febbrili a Catania per conoscere soprattutto chi ha risposto alla manifestazione di interesse per rilevare il nome, ed i colori, del club rossazzurro e farlo ripartire dalla serie D.
Dopo l’ultimo passaggio con esito positivo per il parere obbligatorio del Genio Civile, è stata pubblicata sul mercato elettronico Mepa la gara a evidenza pubblica, aperta cioè a tutti gli operatori del settore, per individuare l’impresa che dovrà eseguire il progetto di restyling dello Stadio Angelo Massimino di Catania e dell’annesso campo a dimensioni ridotte, denominato Cibalino.
“Lavori annunciati da tempo – ha detto l’assessore allo Sport Sergio Parisi – che si concretizzano solo ora, completando un articolato iter amministrativo connesso anche all’utilizzo dei fondi comunitari: un lavoro incessante di dirigenti e funzionari, che ha portato all’indizione della gara che avevamo detto sarebbe stata pubblicata a metà giugno. Voglio ricordare che questa idea di investire per riqualificare il Massimino è da ricondurre a una precisa volontà avanzata nei mesi scorsi dal sindaco Salvo Pogliese e dal sottoscritto, in linea ai tanti altri interventi che stiamo operando sugli impianti sportivi di Catania”.
Ed ha concluso: “Una volta aggiudicati ed eseguiti i lavori, esattamente venticinque anni dopo gli ultimi importanti interventi di ripristino al Massimino – ha concluso Parisi – verrà restituita funzionalità allo stadio cittadino, anche in vista della ripartenza con una nuova società, dopo la triste vicenda del fallimento del Calcio Catania 1946”.
Numerosi i lavori da realizzare nello storico impianto etneo, teatro della storica frase diventata iconica “Clamoroso al Cibali” nata il 4 giugno del 1961 dopo il 2-0 del Catania all’Inter. Gli ultimi interventi risalgono, appunto, a 25 anni fa in occasione delle Universiadi del 1997. L’anno dopo l’impianto ospitò per la prima volta la Nazionale. L’Italia di Cesare Maldini si impose 3-0 sulla Slovacchia.
Si interverrà sul terreno di gioco, con il rifacimento completo, a fine del prossimo campionato e la posa di un manto verde di ultima generazione, misto naturale/sintetico.
Sugli spalti verranno realizzate migliorie strutturali e installati seggiolini in ogni settore: lavori riguarderanno anche i servizi igienici che verranno totalmente rifatti, la tribuna stampa e il tunnel di accesso allo stadio.
Verrà, inoltre, installato un ampio tabellone luminoso, di ultima generazione largo 16 metri e alto 4 metri. I lavori verranno modulati in modo tale da consentire la piena fruibilità dell’impianto anche durante la stagione agonistica, utilizzando le pause più lunghe del campionato per realizzare le opere più invasive.
Altri interventi, meno visibili ma altrettanto importanti, riguarderanno la recinzione interna, l’impianto antincendio ed elettrico. Ma anche le panchine, la recinzione parterre-campo, le partizioni tra le tribune e l’area riservata ai disabili. Questa verrà spostata al livello del terreno di gioco.
Il restyling interesserà anche il Cibalino, con il nuovo manto erboso misto sintetico, ma anche la pista di atletica leggera del Massimino che verrà rigenerata per consentire lo svolgimento di competizioni agonistiche.
La spesa complessiva ammonta a 6 milioni e mezzo di euro, iva compresa; le offerte dovranno essere presentate sul mercato elettronico entro il prossimo 22 luglio.
Intanto, alle 13 di sabato 18 giugno scadrà il termine per presentare la domanda al bando del Comune di Catania per far ripartire il calcio in città ed iscrivere una squadra al campionato di serie D, dopo il fallimento del dicembre scorso e l’esclusione dal campionato di serie C lo scorso 9 aprile.
A tal proposito un gruppo si è manifestato. Il gruppo Rzs Corporation che fa capo a Fabio Maestri si è palesato. Altri potrebbero farlo nelle prossime ore.
Nel piano, tra i dati salienti, risulta esserci un punto che riguarda l’obbligo da parte delle società interessate di presentare un piano di quattro anni con l’organizzazione riguardante la prima squadra, il settore giovanile (e in caso anche quello femminile). Ma anche progetti di marketing o di rilevanza sociale.
Questo piano dovrà essere accompagnato da una massima sui costi e sui ricavi diviso per ciascuna annualità e organizzato per macro-aree. E devono essere indicati sponsor e, o, sostenitori già individuati.
La selezione, infine, toccherà al sindaco e tra i “requisiti qualificanti” ci sono: la presenza, nell’organigramma societario, di figure professionali che abbiano qualificata esperienza in ambito sportivo; la presenza di una struttura dedicata alla comunicazione esterna delle attività della squadra e ai rapporti coi tifosi; la presenza, nel piano delle attività sportive, della disponibilità eventuale di strutture polifunzionali idonee allo sviluppo del progetto legato alle attività della prima squadra.
Non verranno prese in considerazione le proposte di chi ha ricoperto negli ultimi 5 anni, “il ruolo di socio, amministratore e/o dirigente con poteri di rappresentanza nell’ambito federale, in società destinatarie di provvedimenti di esclusione dal campionato di competenza o di revoca dell’affiliazione alla Figc”.