Vigilia dell’ultima trasferta del 2022 per il Catania che domani, domenica 18 dicembre, sarà ospite della Polisportiva Santa Maria Cilento per la sedicesima giornata di andata del girone I del campionato di serie D.
Obiettivo dei rossazzurri è quello di vincere lontano dal Massimino dopo tre pareggi consecutivi. Gli etnei sono primi dopo 15 partite con 39 punti, frutto di 12 vittorie e tre pareggi, 31 gol fatti e 7 subiti.
I campani, invece, sono in zona calda avendo raccolto 14 punti con 3 vittorie, 5 pareggi e 6 sconfitte, 14 reti all’attivo, 21 al passivo. Sulla carta non dovrebbero esserci grossi problemi ma i rossazzurri lontano dal Massimino ultimamente non hanno brillato. I tre pareggi sui campi di Cittanova, Lamezia e Sancataldese, hanno rallentato la marcia, fin qui trionfale, di Lodi e compagni che tuttavia mantengono 11 lunghezze di vantaggio su Locri e Lamezia Terme impegnate rispettivamente sul campo a San Cataldo ed in casa con il Città di Sant’Agata.
Per il Catania, già campione d’Inverno, ritornare a vincere in trasferta significherebbe dare un ulteriore segnale a tutte le altre contendenti. Sarebbe, inoltre, la vittoria numero 13 in campionato, un buon viatico prima di Catania-Trapani che chiuderà l’andata ed il 2022.
Per la sfida con i campanai, il tecnico Giovanni Ferraro ha convocato 22 calciatori ma deve rinunciare a Rapisarda, febbricitante.
Al termine della seduta di rifinitura, svolta nel pomeriggio in Campania, l’allenatore del Catania Giovanni Ferraro ha convocato ventidue calciatori per la sfida alla Polisportiva Santa Maria Cilento, in programma domani alle 14.30 allo stadio Antonio Carrano.
Questi gli atleti a disposizione del tecnico rossazzurro: 1 Bethers, 2 Boccia, 3 Lubishtani, 4 Somma, 7 An. Russotto, 8 Di Grazia, 10 Lodi, 11 Forchignone, 13 Ferrara, 14 Bani, 17 De Luca, 18 Rizzo, 22 Groaz, 23 Palermo, 24 Vitale, 26 Lorenzini, 27 Castellini, 30 Sarno, 31 Chiarella, 32 Giovinco, 79 Jefferson, 99 Sarao. Rapisarda febbricitante.
Alla vigilia del match con la compagine campana, il tecnico Giovanni Ferraro analizza il momento del Catania. “I ragazzi si sono allenati con grande voglia e applicazione – ha osservato – veniamo da una partita non brillantissima e adesso abbiamo due gare prima della pausa: dobbiamo fare il massimo per la società, per la classifica e per i tifosi. Abbiamo una rosa importante che ci mette nelle condizioni di poter fare sempre scelte diverse; dobbiamo essere bravi a trovare soluzioni, devo mettere i giocatori nelle condizioni di esprimersi al meglio”.
L’allenatore prosegue: “Stiamo bene fisicamente e mentalmente, capiamo l’importanza di poter affrontare al meglio la sosta natalizia e adesso dobbiamo pensare esclusivamente a questa trasferta: sarà un match difficile, giocheremo su un campo in erba sintetica e con dimensioni ridotte, contro una buona squadra. Dobbiamo superare le insidie con la qualità del gioco e con l’agonismo che devono sempre accompagnarci. Mi dispiace per l’assenza dei tifosi, tocca a noi regalare ai nostri sostenitori una soddisfazione”.
Ieri, intanto, appresa la notizia della tragica scomparsa di Siniša Mihajlović, il Catania SSD ha porto le condoglianze alla famiglia e reso noto di aver richiesto l’autorizzazione per il lutto al braccio sulle maglie dei calciatori della prima squadra e ad osservare un minuto di raccoglimento prima del fischio d’inizio di Catania-Trapani match che chiuderà il girone di andata mercoledì 21 dicembre per ricordare un grande uomo e allenatore nello stadio in cui è stato protagonista.
Questa la nota di ieri del club rossazzurro:
“Siniša Mihajlović non è più con noi ma sarà sempre in noi, che ameremo ancora e per tutto il tempo del ricordo e della vita il suo esempio di smisurato coraggio, profonda umanità, sano entusiasmo, puro amore per il calcio. Giunse a Catania nel dicembre 2009, a lui si chiedeva un’impresa: risollevare le sorti dell’ultima in classifica, della più seria candidata alla retrocessione. E fu ‘Miracolovic’: salvezza anticipata ed esaltanti vittorie, sul campo della Juventus e all’Olimpico contro la Lazio, poi il 12 marzo 2010 in rimonta sotto la pioggia contro l’Inter del Triplete e nel derby col Palermo. Il suo carisma era la prima forza di quel Catania. Catania ti amerà ancora, mister, e noi ti ringrazieremo sempre per aver vissuto momenti epici”.