Comincia a delinearsi il progetto del Catania Ssd. Oggi ad Aci Castello è stato presentato il board societario del nuovo club che ha presentato l’iscrizione in serie D ed aspetta dalla Lnd la formalizzazione per confermare allenatore e giocatori. Tale conferma arriverà la settimana prossima.
Nell’attesa, però, sono giunte alcune novità importanti. Il presidente Rosario Pelligra, il vicepresidente ed amministratore delegato Vincenzo Grella e l’advisor Dante Scibilia hanno risposto alle domande della stampa. Presente all’incontro anche l’assessore allo Sport del Comune di Catania Sergio Parisi. C’è tanta voglia di ripartire dopo il fallimento del dicembre 2021 e l’amarissima esclusione dalla serie C a pochissime giornate dalla stagione regolare. Un incubo che vuole essere dimenticato con un nuovo capitolo della storia rossazzurra.
Sono stati presentati i volti della nuova dirigenza che lavorerà per far tornare ai fasti il calcio a Catania. Luca Carra è il direttore generale mentre Antonello Laneri – oggi assente ad Aci Castello – è il direttore sportivo. Il segretario sportivo è Emanuele Passanisi, il responsabile amministrativo è Carmelo Milazzo, il responsabile della comunicazione Angelo Scaltriti.
L’ex attaccante rossazzurro (ma anche di Lecce, Acireale e Spal tra le tante maglie vestite in carriera) Orazio Russo ha il compito di responsabile del settore giovanile.
“Sono molto onorato di essere a Catania – ha sottolineato Pelligra – nelle ultime tre settimane abbiamo lavorato duramente, soprattutto Vincenzo (Grella, ndr), per l’allestimento della squadra e del gruppo. Devo ringraziare tante persone. Sergio Parisi, assessore allo Sport del Comune di Catania, che ha lavorato senza sosta e ha reso il nostro lavoro più facile. Grazie anche a Mark Bresciano, con lui abbiamo svolto molti lavori in Italia. È un fratello, un amico fidato. La sua presenza mi rende più fiducioso e percepisco la sua passione per la Sicilia e per il calcio”.
L’ex centrocampista di Parma e Palermo Mark Bresciano ha salutato la società. “Sono molto felice di tornare in Italia – ha detto – è la mia seconda casa. Ho i bambini nati qui in Sicilia e sono loro che mi spingono a venire qui. Sono contento. Un grosso in bocca al lupo a questo gruppo. Li ho sentiti, ci sono tanti sacrifici. Iniziano da zero e lavorano con tanta passione e stanno dietro le quinte. A loro va il mio grazie”.
Il presidente Rosario “Ross” Pelligra ha detto “Questa squadra dirigenziale costruirà un team per portare avanti il progetto ma sarà al servizio per le nuove generazioni e non lavorerà solamente per riportare il Catania ai fasti che merita. La selezione del team è stata fatta in accordo con i miei consiglieri. Grella si trasferirà qui per vivere più da vicino questa esperienza”.
Il vicepresidente Vincenzo Grella nel rispondere alle domande ha parlato anche del nuovo allenatore (tre figure ma senza fare nomi) e dei giocatori che comporranno la squadra.
“Grazie alla famiglia di Rosario Pelligra per la fiducia – ha detto – conosco bene la storia di Catania e il calcio catanese e provo grande orgoglio a essere qui. Laneri ha esperienza e fame, conosce bene la categoria e la Sicilia, lo abbiamo scelto per questo. L’allenatore non lo abbiamo ancora deciso. Valuto diversi profili. Ad oggi sono tre. Ritengo importante e sarà un elemento a cui darò tanta fiducia e gli affiderò tutti gli elementi per vincere da subito. Non sarà una decisione che prenderò a cuor leggero”.
È ancora un’incognita il discorso giocatori: ancora tabula rasa perché il club etneo aspetta la Lnd per l’avvenuta iscrizione alla serie D. “Attualmente non possiamo tesserare giocatori – ha ricordato Grella – attendiamo l’ok da parte della Federazione per la partecipazione alla prossima Serie D. Ci saranno una dozzina di Under in squadra. Appena avremo l’ok, vedrete che ci saranno tante firme. Attorno all’1 o al 2 agosto partiremo in ritiro per 14 giorni. Non è una data definitiva”.
Ha continuato: “L’obiettivo è quello di creare un gruppo vincente. Sto ricevendo tantissime chiamate da giocatori anche di categorie superiori ma dobbiamo verificare i vari incastri. Rispetto tutti ma non guardo gli avversari. Non dovremo avere paura di nessuno, neppure della Juventus, quando l’affronteremo: 11 siamo noi, 11 loro, con due gambe, due braccia, una testa ed un cuore”.
Ed ancora: “Il Catania deve fare il Catania ed è la squadra da temere. Noi metteremo a disposizione del mister una squadra molto competitiva, nel rispetto degli avversari da amante dello sport. Penso alla mia squadra. Voglio mettere insieme una squadra che rispetta il nome che porta ed accogliere chi vuole vincere e fare qualcosa di speciale. Diversamente non c’è posto. Cerchiamo ragazzi che vogliono vincere e che abbiano fame. Ragazzi che non abbiano paura del lavoro, del campo e che vogliano entrare nella storia del club. Vogliamo questo”.
Grella ha poi detto: “Mi chiamano in continuazione giocatori di livelli molto più alto disposti a venere in serie D perché vedono il progetto e la società seria. Dobbiamo vedere gli ingranaggi ma le richieste dei giocatori non mancano”.
Grella ha pure parlato del del centro sportivo: “Stiamo cercando il luogo più adatto considerando che il tempo non è a nostro favore oggi ma c’è collaborazione tra Comune e vertici del club. Non c’è una sede decisa. Per quanto riguarda il ritiro stiamo vedendo due o tre siti insieme ad Antonello Lanieri che conosce molto bene la zona e mi sto facendo guidare da lui. Vorrei tenere la squadra più vicina possibile alla città per avere questo contatto con la gente. Ma devo trovare il posto e tutti i vari incastri. Ci stiamo lavorando”.
Luca Carra, nuova figura fondamentale nello scacchiere dirigenziale rossazzurro per il rilancio immediato. Ha ricordato la sua esperienza a Parma che in 3 anni è arrivato dalla D alla A.
“Ho avuto un’esperienza di questo genere a Parma – ha osservato – ed in quel caso siamo stati bravi e fortunati arrivando nel giro di 3 anni dalla Serie D alla A. Girando per Catania mi è sembrato di rivivere la stessa situazione. Bisogna ricostruire. La sfida è stimolante e non ho avuto dubbi. Per me è un’opportunità importantissima. Non vinceremo il campionato solo perché ci chiamiamo Catania”.
E poi “Sono arrivato a Catania perché ho visto tanta serietà. Una scelta basata su quello che io ritengo un progetto molto serio. Se si vuole far calcio in modo serio, lo si fa dalla serie D alla serie A. Lavorerò per fare quello che serve per far lavorare al meglio la squadra. Su tutti gli aspetti, perché c’è bisogno di tutto. Tante, tante cose da fare. Dobbiamo cercare, banalmente, anche gli uffici”.
Carra ha fatto un cenno sulla campagna abbonamenti: “per noi è importantissima. Vogliamo portare la gente a riempire lo stadio. Aspettiamo informazioni anche dal Comune relativamente ai lavori che porteranno alla chiusura di alcuni settori in diversi periodi”.
E poi sull’andamento del campionato: nella speranza degli appassionati rossazzurri c’è quella di vincere a mani basse il campionato, un po’ sulla falsariga di quanto fatto da Bari e Palermo.
Carra ha spiegato: “L’errore più grosso che potremmo fare è quello di pensare di vincere il campionato solo perché ci chiamiamo Catania. Dobbiamo giocare tutte le partite come se fosse quella decisiva perché tutte le nostre avversarie daranno il doppio con noi”.
Dante Scibilia ha parlato delle difficoltà di ripartire da zero per la società che deve allestire una squadra competitiva per la serie D. “La società parte da zero, è un caso quasi unico in Italia. Partiamo da uno stop di 3-4 mesi. Abbiamo perso campi sportivi e persone che hanno scelto di prendere altre strade. Ripartiamo forse da meno di zero. Dobbiamo rincorrere e fare mille cose per la prossima stagione. Lo sforzo per la costruzione della squadra di Vincenzo Grella è importante. Grazie a Pelligra che ha assunto una decisione in poco tempo con investimenti importanti. È sia un imprenditore che conosce il suo mestiere sia un uomo con una grande passione per la città. Una combinazione che ha sicuramente determinato la celere chiusura in tempi brevi dell’operazione”.
L’assessore Parisi, invece, ha espresso la sua soddisfazione per l’arrivo del Pelligra Group a Catania per far rinascere il calcio nel capoluogo etneo. “Questa, la dico da tifoso rossazzurro, è una favola – ha spiegato – mi piace pensare che lo sia per tutta la città di Catania. È una fortuna avere il gruppo Pelligra che ha voglia di investire. Per Catania sono state importanti anche le 5 manifestazioni d’interesse. Fino a un paio di mesi fa eravamo sfiduciati. Catania vale, la nostra storia e le nostre tradizioni valgono. Così come i giocatori passati da qui e i tifosi. Sono tante le aspettative”.
Parisi ha concluso: “Noi abbiamo fatto la nostra parte a nome della città. Il lavoro fatto per la riqualificazione dello stadio. Ieri c’è stato un altro sopralluogo. Il 29 luglio la gara per gli interventi si chiuderà. Il calcio rilancia non solo lo sport in sé ma anche la città. Il rilancio passa dai ragazzini e ho notato che anche Pelligra la pensa così. Serve un riscatto sociale e bisogna lavorare sui giovani. Ringrazio tutti. Possiamo dire che Catania è al centro del mondo”.