Riscatto doveva essere e riscatto è stato. Con tanta fatica. Fa festa il Catania che vince in rimonta 2-1 il derby siciliano col Trapani davanti al pubblico amico dello stadio Angelo Massimino. I rossazzurri si rialzano dopo lo scivolone di domenica scorsa sul campo del Santa Maria Cilento, centrano la tredicesima vittoria in campionato. Un successo dedicato a Sinisa Mihajolovic, ex tecnico del Catania, scomparso pochi giorni fa dopo una lunga malattia.
Gli etnei, da tempo campioni d’inverno, chiudono l’andata del girone I del campionato di serie D con 42 punti, frutto di 13 vittorie, 3 pareggi ed un ko con 10 lunghezze di vantaggio su Lamezia Terme, vittorioso 1-0 sul campo della Cittanovese, e Locri che si è aggiudicato per 1-0 la sfida col Real Aversa.
Un successo che chiude il 2022 col botto per i rossazzurri che però hanno sudato le classiche sette camice per avere la meglio sul Trapani passato in vantaggio dopo la mezz’ora su un ineccepibile calcio di rigore trasformato da Kosovan. Ad inizio ripresa il Catania piazza l’1-2 che mette ko gli ospiti. Segnano Palermo e Rizzo in rapida successione. Il Trapani non riesce a reagire ma gli etnei non riescono a chiuderla. Finisce 2-1 per i rossazzurri davanti ad oltre 14.000 spettatori. Ora pausa, il campionato ripartirà l’8 gennaio con la sfida interna al Ragusa per la prima giornata di ritorno.
Ferraro manda il campo il Catania con alcune novità rispetto a domenica scorsa. Torna Lodi a centrocampo, Forchignone e Jefferson in avanti. Rientra Rapisarda dietro così come Lubishtani fin dal primo minuto al posto di Vitale.
Il Catania ha ricordato Sinisa Mihajlovic, nello stadio in cui fu protagonista, guidando dalla panchina i rossazzurri ad una memorabile rimonta in classifica, dall’ultimo posto alla salvezza anticipata e con record di punti. Osservato un minuto di raccoglimento.
Prima mezz’ora di partita equilibrata tra rossazzurri e granata che si sono annullati a vicenda senza creare troppe occasioni degne di nota. I padroni di casa collezionano alcuni angoli mentre gli ospiti ci provano dalla distanza senza impensierire più di tanto Bethers.
Il primo vero lampo della partita si concretizza poco dopo la mezz’ora. Marigosu penetra in area in modo pericoloso e viene atterrato da Lorenzini. Per l’arbitro è rigore, ineccepibile. Dagli 11 metri Kovosan non si fa pregare e batte Bethers per lo 0-1. Il Catania è costretto ad inseguire al Massimino per la prima volta nella stagione.
Al 39’ il Catania reclama per un presunto gol non convalidato. Jefferson avrebbe appoggiato in rete nonostante il salvataggio della difesa ospite sulla linea. Per gli etnei l’intervento è arrivato col pallone che ha già varcato la linea di porta, per il direttore di gara, invece, non è gol. E Forchignone è ammonito per proteste.
E nel finale del primo tempo arriva una tegola per il Catania. Si ferma Jefferson per un infortunio. Probabilmente per uno stiramento. Ferraro è costretto a cambiare poco prima della fine del primo tempo. Entra De Luca.
Il Catania torna in campo con cattiveria. Il Trapani, di contro, sembra aver perso smalto. Gli etnei trovano due reti in rapida successione. Al 49’ pareggia Marco Palermo che sfrutta un contropiede manovrato da Sarno che mette in mezzo il pallone spinto di testa dal centrocampista rossazzurro.
Passano tre minuti e Rizzo ribalta la situazione finalizzando una nuova azione di prepotenza dei padroni di casa che praticamente entra in area piccola con tre giocatori a testimoniare la voglia di scardinare la difesa Granata.
Al quarto d’ora della ripresa il Catania potrebbe siglare il terzo gol con Sarno che parte in contropiede ed ha una prateria libera ma i difensori del Trapani lo rimontano e l’azione sfuma. Poco dopo lo stesso Sarno sembra avere problemi muscolare ed esce sostituito da Russotto.
Alessandro Monticciolo, il tecnico del Trapani, prova a scotere i suoi ed al 67’ opera il primo cambio: entra Catania esce Cangemi ed i Granata cominciano a spingere alla caccia del pareggio. Poi Santapaola e Mangiameli al posto di Marigosu e Romano. Finale molto equilibrato a Catania. Il Trapani prova a spingere, ma la difesa rossazzurra è attenta.
Clamorosa palla gol al primo minuto di recupero con Russotto che con una magia libera De Luca a tu per tu davanti al portiere del Trapani. L’attaccante del Catania però non è freddo, né lucido ed anziché passare a Chiarella libero al centro da marcature, si fa recuperare dal portiere avversario che blocca.
Gli ospiti provano dalla distanza e conquistano un angolo che però non ha effetto. I rossazzurri alleggeriscono provando il contropiede e Russotto al 4′ minuto di recupero si invola sulla fascia fermato irregolarmente da Santapaola. Sul calcio di punizione poi la sfera viene ribattuta e l’arbitro fischia. E’ festa rossazzurra.
Catania: Bethers; Rapisarda (dall’87’ Ferrara), Castellini, Lorenzini, Lubishtani; Rizzo, Lodi (cap.) (dal 77’ Di Grazia), Palermo; Sarno (dal 62’ Russotto), Jefferson (dal 44’ De Luca), Forchignone (dal 52’ Chiarella). Allenatore Giovanni Ferraro. A disposizione: Groaz, Pedicone, Giovinco, Privitera.
Trapani: Summa; Carboni (cap.), De Pace, Gonzalez; Pipitone, Cangemi (dal 71’ Catania); Marigosu (dal 77’ Santapaola), Kosovan, Romano (dall’82’ Mangiameli); Mascari, Musso. Allenatore Alessandro Monticciolo. A disposizione: Di Maggio; Cellamare, Galletti, Scuderi, Ngyir, Oddo.
Arbitro: Felipe Salvatore Viapiana di Catanzaro. Assistenti Granata (Viterbo) e Cozza (Paola).
Reti: 32’ Kosovan (Rig); 48’ Palermo; 51’ Rizzo
Note: Spettatori 14.197. Un minuto di silenzio in memoria di Sinisa Mihajlovic.
Ammoniti: De Pace (Trapani), Forchignone (Catania), Palermo (Catania), Marigosu (Trapani), Lorenzini (Catania), Gonzalez (Trapani), Santapaola (Trapani).
Recuperi: 4’ e 5’.