Parte oggi la campagna abbonamenti 2023-2024 del Palermo che si appresta alla sua seconda stagione consecutiva in serie B ma questa volta con ambizioni di promozione in A.
Gli abbonati della scorsa stagione, infatti, a partire dalle 13 odierna potranno far valere il diritto di prelazione acquistando a prezzi scontati le tessere per le 19 partite interne dei rosanero e potendo scegliere se cambiare il loro posto. Dal 28 luglio, invece, si procederà con la vendita libera.
Rispetto a 12 mesi fa c’è però si registrano diversi aumenti. In media il 10% ma in alcuni settori (leggasi tribuna centralissima) si va a circa il 25%. Stesso dicasi per il prezzo dei biglietti per le singole partite che va dai 18 euro delle curve ai 170 (centosettanta) della tribuna sostenitori.
Ad esempio se lo scorso anno col diritto di prelazione le curve costavano 160 euro, adesso costano 180. Poco più del 10%. Per la gradinata superiore la scorsa stagione bastavano 235 euro, quest’anno ce ne vogliono 250 e qui il rincaro è più moderato.
L’aumento torna a superare il 10% in tribuna laterale (450 lo scorso anno, 500 ora). E più si va avanti, più è ampia la forbice: tribuna centrale 600 (700 ora), tribuna centralissima (900 contro 1050) per concludere con la tribuna sostenitori 1350 del 2022-2023 contro 2100 del 2023-2024.
I prezzi interi vedono percentuali di aumento similari: curve (190 nell’anno precedente, 210 euro ora), gradinata superiore (275 prima, 300 ora), gradinata inferiore (350 contro 370), tribuna laterale (520, ora 580), tribuna centrale (700 contro 850), tribuna centralissima (1000 contro 1250), sostenitori (1500 contro 2500).
In sostanza per i settori più popolari l’aumento è più contenuto, mentre è enorme il divario in tribuna sostenitori.
La tabella dei prezzi dei biglietti delle singole partite vede le seguenti variazioni: 15 euro nel 2022-2023 contro 18 euro di questa stagione e si va avanti fino ai 110 euro della tribuna sostenitori contro 170 attuali. Si parla sempre di prezzo intero e non di tariffe scontate che spettano a donne, Under 18 ed Over 65.
Ci si chiede il perché di questi aumenti visto che il campionato che il Palermo affronterà è ancora quello di serie B. La squadra deve essere allestita e le ambizioni di serie A non sono state nascoste né dalla dirigenza, né dalla proprietà. I nomi che girano attorno ai rosanero sono di livello. Dovrebbero arrivare nelle prossime ore Vasic (acquisto di prospettiva) e Ceccaroni. Ma le danze sono appena all’inizio e si parla di Insigne che arriverebbe dal Frosinone neopromosso in A.
Ma questo basta ad aumentare i prezzi? D’accordo sul fatto che il costo della vita sia aumentato. È sotto gli occhi di tutti e negli ultimi due anni la guerra in Ucraina ha accentuato tale fenomeno. Ma c’è da considerare anche il palcoscenico. Lo spettacolo promette di essere di altissimo livello (ed in molti sperano di ripetere il cammino della stagione 2003-2004 o del campionato 2014-2015 quando il Palermo vinse la cadetteria salendo in massima serie senza particolari patemi d’animo), ma l’impianto dove assistere a queste partite ad oggi non giustifica questi aumenti. Insomma, lo spettacolo può essere un’Aida ma il dove vederlo, dato le condizioni di fatiscenza, sicuramente non è La Scala. Tutt’altro.
Da tempo il Renzo Barbera versa in condizioni difficili. Come abbiamo documentato, le carenze come lo status dei bagni ad esempio, sono state accentuate dopo i due concerti di Vasco Rossi che hanno fatto sorridere nuovamente la Palermo dei grandi eventi facendola tornare rock ma che hanno, al contempo, evidenziato una situazione sconfortante.
Servizi igienici fatiscenti che superano il limite della decenza, infiltrazioni in quasi tutti i settori nelle giornate di pioggia (anche in tribuna stampa) e seggiolini vecchi e soprattutto in gradinata addirittura pericolosi per l’incolumità dei tifosi che per un abbonamento in questo settore sborseranno una cifra abbastanza alta. Insomma il Barbera cade a pezzi e non è un caso che lo stadio sia stato escluso dalla Figc nel dossier presentato alla Uefa per la presentazione ufficiale della candidatura italiana ad ospitare le partite di Euro 2032. Purtroppo non lo è. Non può esserlo perché oggettivamente l’impianto di viale Del Fante non ha avuto interventi di ristrutturazione degni di questo nome da oltre 30 anni ovvero da quando ospitò le partite del girone F del campionato del Mondo di Italia 90. Allora era un gioiello, adesso non più. È il fantasma di sé stesso.
Dovrà essere il Comune – in quanto proprietario dell’immobile – ad effettuare le opere più importanti. E, ad esempio, la sostituzione dei seggiolini sarà uno dei lavori da fare, oltre a quelli del rifacimento dei bagni dell’impianto che abbiamo visto essere in condizioni a dir poco disastrate.
Il rifacimento del manto erboso – ma questo è un discorso di completezza e c’entra ben poco il caro prezzi ad abbonamenti e biglietti – spetta a Live Nation, la società che ha organizzato i concerti di Vasco Rossi, che ha il compito – secondo accordi col Palermo Fc – di ripristinare tutto alla condizione originaria prima dei due concerti di Vasco. E si parla anche del ripristino di alcune opere accessorie.
C’è però da fare in fretta: il campionato inizierà il 19 agosto e se è vero che i rosa giocheranno la prima partita fuori casa (probabilmente anche per “alternanza” di calendario visto che nella scorsa stagione il debutto fu tra le mura amiche col Perugia, ndr) è altrettanto vero che ci vorrà comunque più di un mese per il ripristino del campo.
Mentre il Palermo destinerà i 164mila euro derivanti dall’accordo (cifra quanto mai esigua rispetto alla portata dell’evento) per opere di miglioria del Renzo Barbera. Opere ancora da rendere note.
È chiaro che in questo quadro, l’aumento dei prezzi ad abbonamenti ed a biglietti sia difficile da accettare di buon grado. Oltre ad essere difficilmente giustificabile perché il posto dove assistere alle partite è ormai fatiscente ed ha davvero bisogno di interventi seri e non di ritocchini. E si attendono notizie dalle istituzioni.