Il Calcio Catania è stato dichiarato fallito dal Tribunale del capoluogo etneo. La sezione fallimentare aveva già detto no al rinvio chiesto dai legali del club rossazzurro accogliendo l’istanza formalizzata dalla Procura contro la società. Lo stato debitorio nei confronti di varie entità pubbliche e private e l’acclarata sussistenza dello stato di insolvenza sono state le cause del verdetto. La stagione sportiva, a questo punto, è in forte dubbio.
La sentenza è stata depositata e pone fine alla storica matricola 11700 tanto cara ai fan rossazzurri. La recente vittoria nel derby col Palermo potrebbe essere l’ultima gioia calcistica per il momento.
Le documentazioni presentate ai giudici da parte dei legali della società di via Magenta non sono state ritenute valide ai fini della prosecuzione societaria.
Nominati tre curatori
Il Tribunale ha nominato tre curatori incaricati di gestire la società fino a giugno. Si tratta dei commercialisti Daniela D’Arrigo ed Enrico Maria Giucastro e dell’avvocato Giuseppe Basile. Spetta a loro il compito di individuare le disponibilità economiche per portare a compimento l’attuale campionato.
Esercizio provvisorio fino al 2 gennaio
Il Tribunale ha decretato il fallimento del Calcio Catania disponendo l’esercizio provvisorio fino al 2 gennaio. A questo punto, c’è da capire se il Catania potrà proseguire quanto meno l’attività sportiva fino a fine stagione o se, addirittura non potrà nemmeno scendere in campo.
Gli incassi sono minimi, anche se è stato portato come argomento la manifestazione di interessi che si è palesata da tempo e che secondo la tesi della Sigi potrebbe mettere di nuovo in carreggiata il club.
Società può ricorrere entro 30 giorni
Ad ora, nessuna reazione, dalla società che ha la facoltà di ricorrere alla corte d’Appello entro 30 giorni.
Stasera in campo col Monopoli
Intanto, la squadra allenata da Baldini giocherà in serata la partita di campionato contro il Monopoli con calcio di inizio alle 21 allo stadio Massimino. Facile intuire con quale stato d’animo. I tifosi organizzati sono riunti per decidere se entrare allo stadio e sostenere i calciatori o disertare curve e tribune.
Ieri l’udienza prefallimentare
Ieri al palazzo di Giustizia, in piazza Verga, si è svolta l’udienza prefallimentare che ha visto confrontarsi la Sigi, proprietaria del club, e i consulenti tecnici nominati dal Tribunale. Questi hanno esaminato lo stato economico del club rossazzurro, valutandone il valore dei beni materiali e non, la consistenza debitoria, gli incassi transitati anche negli ultimi tempi tra sponsor, vendita di abbonamenti e biglietti e altre voci ancora.
Che sia emersa una grave insolvenza è evidente. Il pubblico ministero Fabio Regolo aveva insistito sulla dichiarazione di fallimento per insolvenza.
L’interesse dell’imprenditore romano Mancini
Tra le manifestazioni di interesse c’è quella del gruppo che fa capo ad un imprenditore romano, Benedetto Mancini. Viste, però, le esperienze con Rieti e Latina, potrebbe paradossalmente non essere la scelta migliore. L’altra riguarda gli inglesi che da tempo affiancano la Sigi e avrebbero versato denaro sotto forma di sponsorizzazione. La mancata ricapitalizzazione è il nodo cruciale.
Diciassette campionati di A, una semifinale di Coppa Italia
Il Calcio Catania ha disputato 17 campionati nella massima divisione, 34 partecipazioni in Serie B e 32 in C. Tra i risultati sportivi più prestigiosi l’ottavo posto in serie A in quattro occasioni, l’ultima nel 2012-13 ed una semifinale di Coppa Italia nel 2007-2008.
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