Il premier Giuseppe Conte, durante la conferenza stampa di oggi a Palazzo Chigi per spiegare il nuovo DPCM, ha affermato: «Non saranno consentite partite calcetto e di basket che tanto ci piacciono, non sarà consentito lo sport da contatto amatoriale mentre proseguirà per le società professionistiche e dilettantistiche che rispettano le linee guida». Le attività nelle palestre e nelle scuole che rispettino i protocolli già approvati possono invece continuare.
Si tratta di una scelta che non ha convinto Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di Medicina Molecolare della Università di Padova, che a L’Aria che tira, la trasmissione condotta da Myrta Merlino su La7, ha detto: «Faccio fatica anche io a comprendere il razionale di questo particolare, ci sono delle ragioni che ci sfuggono».
Invece, Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Anci, intervendo alla trasmissione Che giorno è su Radio Rai1, ha affermato: «Stiamo già chiudendo i piccoli impianti sportivi all’aperto, i cosiddetti playground dove i nostri ragazzi giocano a calcetto e pallacanestro, purtroppo temporaneamente non si può fare».
E ancora: «Ho inaugurato qualche giorno fa un campo di calcetto e oggi lo stiamo richiudendo, a malincuore, ma lo dobbiamo fare perché dobbiamo cercare di non tornare in emergenza».
Decaro ha poi aggiunto: «il numero dei contagi aumenta, ma per fortuna la maggior parte delle persone sono asintomatiche e sono pochissime quelle in terapia intensiva, ma anche gli asintomatici sono un problema perché hanno maggiori relazioni sociali, che dobbiamo limitare allo stretto indispensabile per evitare un nuovo lockdown e chiudere di nuovo le attività economiche, altrimenti rischiamo che il paese non si rialza più».
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