C’è tanta Sicilia nella Casano Matec Elenka, formazione toscana ma dal cuore – e dall’anima – isolano. Il team che partecipa al calendario della categoria Juniores di ciclismo è stato presentato a Palazzo delle Aquile a Palermo.
Un evento dove il sindaco Roberto Lagalla ha fatto da “padrone di casa” con ospiti quali Massimo Midiri, rettore dell’Università del capoluogo siciliano, l’assessore allo Sport del Comune Sabrina Figuccia ed i dirigenti sportivi della formazione ciclistica nonché Diego Guardì, presidente regionale della Federciclismo. Quest’ultimo ha ribadito l’importanza del progetto in alternativa alle plurime e che quando Di Fresco gli ha proposto l’idea di un team toscano che accogliesse i siciliani ha subito appoggiato l’idea anche come comitato.
Tra i presenti anche il campionissimo Francesco Moser che ha firmato il libro d’onore del Comune ed ha ricevuto anche una medaglia commemorativa. Continua la collaborazione tra le realtà della Toscana ed i talenti siciliani. Anche durante la conferenza stampa si è parlato di una vera e propria ricerca di un nuovo Vincenzo Nibali, di nuovi campioni. Tra i saluti da remoto anche quelli del tre volte campione italiano su strada Giovanni Visconti che ha chiuso la sua carriera nel 2022.
La leggenda vivente del ciclismo italiano e mondiale è, infatti, il testimonial della Casano Matec Elenka. Presente a Sala delle Lapidi per la cerimonia di presentazione del team. Per lui tanti applausi dei presenti ed anche un pizzico di commozione quando ha raccontato le fatiche soprattutto di inizio carriera.
“Quando ho cominciato la squadra ero solo io – sottolinea – non c’era ammiraglia, non c’era niente. Ora con le categorie giovanissimi c’è tutta un’altra organizzazione. Ho cominciato da Allievo poi un anno dopo nel 1970 dilettante di III poi si passava di II o di I a seconda dei meriti”.
Moser prosegue: “Dalla categoria Juniores si comincia a capire se un ragazzo può diventare un corridore. I ragazzi hanno già 18 anni e sono più sviluppati fisicamente di quando correvamo noi. Hanno anche la possibilità di essere seguiti da allenatori che avevano certe conoscenze. Venendo da una famiglia di ciclisti avevo fratelli che facevano i ciclisti e mi hanno insegnato”.
Ed ancora “Ci vorrebbero più squadre siciliane. Più squadre ci sono, più corridori e più attività. Tutto va a periodi. Pandemia e crisi economica hanno anche influito.
E conclude: “Le strade ci sono, magari sono tenute male perché ci sono diverse buche. Le ho girate. Siamo stati per il giro tre anni fa ed anche l’anno scorso per l’Etna. Il Velodromo a Palermo è ancora inattivo, il Velodromo di Noto. Oggi ci vorrebbero le piste coperte ed in Italia abbiamo mezza pista coperta a Moncalieri”.
L’ex professionista Giuseppe Di Fresco è il direttore sportivo della Casano Matec Elenka e racconta il progetto che si basa sulla collaborazione tra Toscana e Sicilia e sul principio, abolito dalla Federciclismo in questa stagione, delle Plurime. “Sono partito da Palermo inseguendo il mio sogno e sono dovuto emigrare. Il nostro progetto è quello di costruire un team che possa permettere ai ragazzi del Sud ma anche in generale di giocarsi la chance di diventare professionista. Capiamo che le spese per le trasferte, gli studi, gli allenamenti, siano alte. Siamo riusciti a trovare le risorse per far sì che le famiglie non paghino un euro. Abbiamo trovato queste risorse nella mia città. Ne sono fiero”.
Ed ancora: “Hanno abolito le Plurime che fino all’anno scorso permettevano di iscrivere una squadra con doppie affiliazioni. L’anno scorso avevamo l’esempio Toscana-Sicilia e permetteva di abbattere i costi. Ora la hanno abolita e questo frena la possibilità di investire su un ragazzo del Sud. Noi abbiamo deciso di continuare questa collaborazione con la Sicilia ed io mi sono battuto per continuare per il 2023 assieme ad Alessandro Mansueto, Fabrizio Cavalieri che qui mi danno una grossa mano, siamo riusciti a mantenerla per quest’anno. E speriamo che sia un inizio per un futuro bello”.
Sul Velodromo che sta per riaprire ma che manca in città da 10 anni “È un impianto basilare. Ed a Palermo è giusto che venga ripristinato. Vivo a Firenze e noi abbiamo il Velodromo che è però quasi inagibile”.
Parla anche Alessandro Mansueto, l’altro direttore sportivo. Anche lui ex ciclista. “Per il 2023 è stata confermata la collaborazione con il gruppo Sicilia – osserva – nonostante la Federciclismo abbia praticamente eliminato le plurime. Questo ha portato diverse team a cessare le collaborazioni con le regioni del Sud. Noi crediamo fermamente in questa sinergia. Proprio per questo stiamo continuando dritto nel nostro percorso, nei nostri progetti. Quest’anno abbiamo presentato 12 corridori con ben tre atleti al secondo anno di categoria. Questo a conferma che il nostro è un progetto a lungo termine visto che abbiamo tra le fila 9 atleti al primo anno”.
Mansueto prosegue: “C’è comunque da dire che tra quest’ultimi il nostro team manager Christian Castagna ha fatto un grosso sforzo per prendere corridori di alto livello. Tutti hanno vinto tra gli Allievi. Abbiamo anche uno nel giro della Nazionale che è Gabelloni. Punto forte del gruppo è la stima e la fiducia tra lo staff e la dirigenza. Siamo, mi permetto di dire, una piccola squadra professionistica in miniatura. Siamo in dieci. Tutti con compiti specifici. Ai ragazzi non facciamo mancare nulla. Anche a livello di materiali stiamo facendo grossi sforzi in un periodo economico non facile”.
Ecco la rosa della squadra: Alex Stella, Filippo Agostinelli, Alessio Anguillesi, Francesco Bertini, Davide Bufalini, Emanuele Calabria, Eugenio Calcina, Samuele Catalano, Alessandro Failli, Matteo Gabelloni, Nunzio Fallo, Samuele D’Angelo, Leonardo Sica.
Direttori sportivi: Giuseppe Di Fresco, Daniele Della Tommasina, Alessandro Mansueto.
Staff: Team manager Christian Castagna; accompagnatori Michele Vittori, Aldo Cappelli, Giulio Fruzzetti.
Tre i corridori siciliani: Samuele D’Angelo, Nunzio Fallo e Samuele Catalano. Insomma, il team continua a cercare un nuovo Vincenzo Nibali, lo Squalo dello Stretto si è ritirato al termine della scorsa stagione dopo una carriera scintillante costellata dalla vittoria dei tre giri a tappe più importanti e prestigiosi del mondo. Uno dei pochi nella storia a conquistarli tutti e tre.