E’ rimasto ai box nell’ultima partita di campionato dopo una serie di quasi 80 presenze consecutive condite da 48 gol che lo hanno consacrato tra i migliori bomber della storia rosanero. Il capitano del Palermo Matteo Brunori parla dal ritiro di Girona dove la squadra si sta preparando durante questa ultima pausa di campionato. E carica i suoi per il rush finale e per la corsa verso un nuovo obiettivo che – forse in modo scaramantico – non dice chiaramente (i play off) ma che fa intendere. Un traguardo che non deve essere solo raggiunto ma deve essere vissuto da protagonisti.
“Questo ritiro sicuramente ci servirà per recuperare al meglio le energie. Ho avuto alcuni piccoli acciacchi e farà bene per recuperare. Sicuramente per rafforzare sempre di più il gruppo che siamo”. Queste le prime parole del numero 9 rosanero ai microfoni di Palermo Fc.
E prosegue ringraziando il club ospitante, gli spagnoli del Girona che fa parte come i siciliani della famiglia del City Group, nonché parlando dell’importanza di allenarsi con metodi diversi. Modalità che accrescono il bagaglio di esperienza di un atleta.
“Da capitano voglio ringraziare a nome di tutta la squadra il Girone per l’opportunità che ci dà di allenarci in questo centro sportivo. Dopo Manchester un’altra nuova esperienza internazionale. Sicuramente con questa società riusciamo a vedere fuori dalla città di Palermo e questo fa si che capiamo altri metodi di organizzazione di lavoro. Fa bene nel bagaglio di ogni giocatore. Fa bene nel bagaglio di ogni giocatore. Per noi è importante fare nuove esperienza”.
Il bomber del Palermo racconta l’acrobazia col Cittadella che è valsa una delle reti più spettacolari della sua permanenza in rosanero ma anche del fatto che sta lasciandosi dietro i problemi fisici.
“Il gol di Cittadella – sottolinea – penso sia oggi uno dei più belli. Purtroppo è valso il piccolo stop ma prendo la nota positiva e sto recuperando al meglio. Sto recuperando il prima possibile per fare questo rush finale molto importante e mi sto mettendo a disposizione”.
Riecheggia ancora il 5-2 sul Modena arrivato in rimonta. Una festa del gol alla quale il capitano non è potuto essere presente per le noie fisiche. “Col Modena si è vista la forza che ha questo gruppo di ribaltare in casa un risultato difficile. E’ stato veramente importante ribaltare la partita e avere il coraggio di rientrare in campo con la voglia di portare a casa tre punti che sapevamo essere estremamente importanti. Questa vittoria dà forza e coraggio per finire al meglio questo campionato e cercare di posizionarci meglio possibile perché sappiamo tutti dove vogliamo arrivare”.
Il capitano descrive quello che secondo lui è uno dei punti forti del Palermo: una squadra livellata che difficilmente depone bandiera bianca. “Questa è sicuramente una squadra formata e costruita per essere tutti allo stesso livello. Abbiamo giocatori che non si sono mai arresi. E non si arrendono mai. Questa è la forza di questo gruppo. Lo abbiamo dimostrato sempre quest’anno ed anche lo scorso anno. Deve essere un motto e lo sarà per sempre”.
Non manca un cenno ai tifosi: “Ormai sembra scontato ma è una normalità che non deve essere. Vedere lo stadio sempre più pieno è un’emozione indescrivibile. Ci dà solo coraggio e forza”.
Si parla del finale di stagione, delle prospettive. E di un traguardo chiamato play off che però Matteo Brunori, forse per scaramanzia, non nomina. “Il mister lo ha detto chiaramente – racconta -l’obiettivo è cambiato. Siamo tutti consapevoli ed abbiamo tutte le carte in regola per far si che questo accada. Ce la metteremo tutta per raggiungere questo traguardo e per farlo ma non solo per entrare come comparsa ma per farlo al meglio”.
Ed ancora “Essere capitano del Palermo è una delle cose più belle. Ti riempie di orgoglio e di responsabilità che ti fanno sentire vivo. Sono contento e orgoglioso”.
Infine su Palermo e sulla volontà di ricambiare la fiducia dei tifosi con risultati importanti: “Vivo Palermo in modo tranquillo. Ho un bellissimo rapporto con la città e con la gente. Gente genuina che ama il calcio e lo sport. Ci fa sentire sicuramente molto importanti e dobbiamo contraccambiare questa fiducia che ci trasmette la città”.