“A Palermo per il progetto, l’organizzazione e le ambizioni”, Samuele Damiani si presenta. Il centrocampista voluto da Silvio Baldini, proviene dall’Empoli, ha già fatto il suo debutto in maglia rosanero lunedì nel finale di partita a Catanzaro.
Il suo è un salto di due categorie: dalla serie A con l’Empoli ma ai margini di un progetto, alla serie C con la maglia rosanero in una piazza in cui la terza serie sta stretta.
Il neoacquisto si sta ambientando ed oggi ha risposto alle domande dei cronisti. “Serie C a Palermo ma solo di fatto con la consapevolezza – sottolinea Damiani – che questa piazza ha molte ambizioni. La scelta è stata fatta in base a questo. Ho trovato Palermo la piazza giusta per il mio rilancio. Sono stati mesi in cui sono stato lontano dal campo per diversi motivi. Sono sicuro che Palermo ed i suoi tifosi siano giusti per rimettermi in gioco”.
Il giovane classe ’98 continua: “Il mister è una persona che conosco benissimo. Una persona stupenda ed una eliminazione all’ultimo minuto col Bari ai play off. Sono pronto per dimostrare che sono il giocatore di cui ha bisogno”.
Damiani parla del suo arrivo in città e nel club e di quello che ha sentito: “Le prime sensazioni molto positive, sia per quanto riguarda accoglienza dei compagni ma anche degli addetti ai lavori e dei tifosi. Sono tato accolto bene e mi sento ben voluto. Ringrazio tutti. Speriamo di rifarmi sul campo.
Il centrocampista parla delle sue caratteristiche tecniche e di come può inserirsi nell’asse rosanero. “Nasco – dice – principalmente come centrocampista di qualità ma al tempo di oggi per essere più moderni bisogna imparare a fare la fase difensiva. Da questo punto di vista ho lavorato molto. Penso di essere ad un buon punto ma devo migliorare molto. Ad oggi sono un regista che però ha sviluppato la fase di interdizione e di non possesso”.
Damiani prosegue nel descriversi dal punto di vista delle caratteristiche: “Nel mio piccolo potrei essere un po’ paragonato a Barella ma sono scresciuto guardando i video di Busquets (spagnolo del Barcellona e della nazionale iberica) ma volendo riassumere si, potrei essere paragonato a Barella ma con le dovute proporzioni”.
Il giovane regista poi continua: “Devo guadagnarmi la fiducia e poi il riscatto. Periodo difficile perché ho avuto un paio di infortuni che non mi hanno permesso di esprimermi al 100%. Per fortuna ho superato tutto. Avevo bisogno di andare a giocare il più possibile e tornare a star bene. Piccoli infortuni che hanno rallentato la mia crescita. Sono stato rassicurato su motivazioni, organizzazioni e progetti futuri del club. Una società come Palermo, sono convinto, che se ha certe idee in mente le può mettere in piedi con l’organizzazione per togliersi le soddisfazioni che merita”.
Ma come può inserirsi la nuova pedina nello scacchiere tattico di centrocampo voluto da Baldini per il suo Palermo? Damiani spiega: “Sono complementare sia con De Rose che con Dell’Oglio. De Rose, essendo anche il capitano è il giocatore che può metterti a tuo agio. È un giocatore che sa usare sia il destro che sinistro. Se dovessi essere suo compagno nella mediana o con Dall’Oglio, non cambierebbe assolutamente niente. Sono due giocatori ottimi con caratteristiche simili. Forse Dall’Oglio ha più corsa ma anche lui sa giocare col destro e il sinistro. Sono pronto a confidarmi con entrambi”.
E dice: “Il trequartista non l’ho fatto quasi mai ma non è un problema. Se il mister riterrà giusto per farmi entrare in quel ruolo avrà i suoi motivi. Sono pronto a dare il massimo. Ho sempre fatto il play, davanti alla difesa in un centrocampo a tre. Con Baldini ho fatto la mediana a due e mi sono trovato bene perché ho sviluppato l’inserimento che mi mancava. Non c’è assolutamente problema. Sono due ruoli simili e sono pronto a ricoprirli.
Sul Palermo, dice: “Le prime sensazioni che ho avuto è che è una squadra con grandi qualità ed enormi margini di miglioramento. È una piazza che rivuole tornare ad essere quella che era in passato. Sono convinto che con la mentalità e la voglia di fare ci possa riuscire. Conoscevo Valente da Carrara e mi sta aiutando ad ambientarmi. È un giocatore forte, dotato di gran velocità e dribbling. Mi intendo a livello calcistico. Le ambizioni? Sono convinto che questa squadra ha grandi potenzialità ancora inespresse. E me ne sono accorto già da Catanzaro. Se riusciamo a capire che siamo una squadra molto forte possiamo puntare, partita dopo partita, a vincerle quasi tutte. E fare il più possibile per quanto dipenda da noi. Se non dovessimo arrivare primi ci sono sempre i play off ed il Palermo può sicuramente dire la sua”.