Si chiudono con la grande attesa per la staffetta 4×400 femminile i mondiali di atletica leggera a Budapest. L’ultima gara della kermesse iridata potrebbe regalare grandissime soddisfazioni alla Sicilia e, naturalmente, all’Italia.

La velocista Alice Mangione, 26 anni di Niscemi, infatti, correrà la finale della staffetta 4×400 femminile. Appuntamento alle 21.47 (in diretta Rai) di questa sera per l’atto conclusivo dei mondiali. Ecco quali saranno le 8 squadre per le medaglie: Giamaica, Canada, Gran Bretagna, Belgio, Olanda, Italia più le ripescate Polonia, Irlanda e Francia, quest’ultima riammessa dai giudici.

Ieri la qualificazione

Ieri sera la qualificazione della staffetta italiana con Alice Mangione, Ayomide Folorunso, Alessandra Bonora e Giancarla Trevisan che hanno realizzato una splendida prestazione concludendo al terzo posto la seconda batteria di semifinale. Terzo posto grazie alla squalifica delle statunitensi. È giunta non solo la qualificazione ma anche il record italiano nazionale migliorando i oltre un secondo il primato precedente.

Il crono di 3’23”86, migliora il 3’25”16 fatto in batteria ai Giochi di Rio 2016.

Alice Mangione ha sottolineato ieri sera ai microfoni di RaiSport: “Ci siamo gasate con le batterie delle 4×100. Stasera (ieri per chi legge, ndr) mentre eravamo nella cool room abbiamo visto anche i nostri compagni della 4×400 e ci siamo dette che potevamo fare molto di più. Volevamo questo record italiano e ci abbiamo creduto dall’inizio alla fine. Ci siamo caricate davvero tanto. Io volevo riscattarmi dalla gara individuale e oggi mi usciva il fumo da tutte le parti. In vista di domani non ci fa paura nessuno”.

In precedenza, infatti, la velocista di Niscemi aveva corso le batterie dei 400 metri senza però centrare la qualificazione alle semifinali col tempo di 51’57”. Non bene neppure nella staffetta mista (c’era anche Riccardo Meli del Cus Palermo al suo esordio in una rassegna iridata) che con 3’14″56 pur andando vicino al primato nazionale, non era riuscita a raggiungere la finale.