Non riesce ad alzarsi l’Albatro che perde ancora una volta. Questa volta è l’Eppan a festeggiare ed a vincere nettamente per 36-27 nel match della sesta giornata di ritorno del massimo campionato nazionale maschile di pallamano.
I trentini, inoltre, sono riusciti a riprendersi la rivincita rispetto alla gara di andata che vide l’unico acuto stagionale, finora, dei siracusani.
La squadra di Peppe Vinci rimane malinconicamente in ultima posizione con due punti e viene ulteriormente distaccata dal Rubiera, bestia nera degli bluarancio, che ha strappato un punto pareggiando 26-26 col Brixen, quinta forza della A1.
Peppe Vinci, l’allenatore dell’Albatro, analizza la sfida, nuova tappa di avvicinamento per i playout. “Credo che Eppan si sia preso una bella rivincita dopo la sconfitta dell’andata – sottolinea il tecnico –. Parlare di cosa non ha funzionato nella mia squadra significherebbe sminuire la prestazione dei padroni di casa. Loro hanno giocato una partita ordinata soprattutto dal punto di vista mentale”.
Vinci continua nel suo commento post-gara: “Noi abbiamo dimostrato di non essere bravi mentalmente a subire una certa pressione e questo, in vista delle ultime partite, dovremo modificarlo. Dobbiamo cambiare registro e dare una migliore continuità”.
E conclude pensando alla preparazione della seconda fase della stagione, decisiva per la permanenza in serie A1: “Dovremo giocare le partite che restano prima dei play out proprio per questo. In quella fase non basterà l’aspetto tecnico tattico ma bisognerà reggere da un punto di vista nervoso. E su questo dobbiamo lavorare molto.
Eppan – Teamnetwork Albatro 36-27
Primo tempo: 17-12
Eppan: Bortolot, Oberrauch 2, Slijepcevic 5, Singer 4, A. Pircher, Brantsch 4, Raffl, Wiedenhofer, M. Pircher, Starcevic 11, Lazarevic 7, Santinelli, Sepp, Stankovich 3, Morandell. Allenatore: Miljan Gagovic
Teamnetwork Albatro: Randes, Bianchi 4, Fredj 1, Bandiera, Cuzzupè, Rosso 5, Argentino, Vinci 6, Marino 4, Murga 3, Zungri 4, Mantisi. Allenatore: Peppe Vinci
Arbitri: Marcello Carrino – Stefano Pellegrino.