“Io so che stavolta eseguirò il mio pezzo e poi via, al ristorante – confessa Emma. Quando presentai il festival con Carlo, che per me è stato un grandissimo maestro, entravo in teatro alle cinque del pomeriggio e uscivo a notte fonda”. Emma Marrone al Festival preferisce tornarci in gara, con il brano “Ogni volta è così” che passa da toni gravi, quasi maschili, al falsetto.
“Dai che ce la fai. No, non ce la posso fare. Abbiamo anche litigato. Poi, siccome io sono una tosta, mi sono messa lì con buona volontà e ho scoperto che so arrivare anche al falsetto. Il brano – continua Emma – parla di rapporti uomo e donna, di una figura femminile tutt’oggi spesso ancorata al vecchio dualismo santa-puttana. Conosco tante coppie che stanno insieme per convenienza sociale, che vivono in una bolla di finzione. Al di là delle canzoni, io ci ho sempre messo la faccia appoggiando ora questa ora quella battaglia per i diritti civili: per la comunità lgbt, contro la violenza sulle donne, per i lavoratori. E mi sono assunta la responsabilità di queste mie posizioni prendendomi insulti e minacce”.
Emma perche ha scelto di tornare a Sanremo
La verita è che non ha un disco da promuovere né un tour da lanciare Mi sono presa questa settimana e sono qui come fosse una vacanza al mare. Non sento alcuna pressione, non quella della gara né quella dei media.
Nel 2012 la vittoria con “Non è l’inferno”
Ci ho pensato appena arrivata a Sanremo. Avevo 26 anni, ero andata via da casa, avevo vinto “Amici”, ero inesperta, non strutturata come adesso. E qui non avevo gli agi che ho oggi: la villa che posso affittare per stare tranquilla, i miei collaboratori, Alessandro Michele che qualsiasi cosa mi fa indossare mi fa sentire bellissima, il massaggiatore che mi scrocchia dopo un periodo di sbattimento totale tra “X Factor” ed ho finito di girare per il cinema “Il Ritorno” di Stefano Chiantini. Nel 2012 c’è il ricordo di quei 4 nelle pagelle. Non l’ho retto. Poi c’è stato l’affetto delle gente, quello mi ha sostenuto sempre. E poi, me lo dico da me, in questi dodici anni sono stata davvero brava, mi sono fatta il mazzo. Sì, sono proprio orgogliosa di me.
A dirigerla sul palco ci sarà Francesca Michielin che e duetterà con lei sul brano di Britney Spears
Qualcuno mi ha sussurrato all’orecchio che Francesca aveva espresso questo desiderio di dirigermi. Non ho esitato un attimo. Mi piacciono le collaborazioni, sono un’opportunità di scambio. E poi abbiamo due carriere quasi parallele: io arrivo da “Amici”, lei da “X Factor”. L’omaggio a Britney Spears è la voglia di misurarsi con un’icona della nostra generazione e soprattutto al pop: basta con i preconcetti, il pop è una cosa seria e io e Francesca siamo due orgogliose “poppettare”.
Sul palco dell’Ariston ci sono artisti come Morandi, Ranieri e Zanicchi. Che effetto le fa
Gente che ha fatto la storia della musica leggera italiana. Sono fiera di stare sul loro stesso palcoscenico ma amo anche dei giovanissimi in concorso come Hu che è stata la tastierista del mio tour e Matteo Romano che ha aperto diversi miei concerti.
Se dovesse raccogliere i momenti della sua carriera in un album fotografico quale sceglierebbe
«Ce ne vorrebbero tanti, di scatti: la vittoria ad “Amici” e quella a Sanremo, il primo concerto in un palazzetto e la prima volta all’Arena di Verona. E poi tutti i grandi che mi hanno invitato a duettare con loro: Battiato, Pino Daniele, De Gregori, Vasco. Ma ci pensate che privilegio? (CAR.GUA.)