“L’Ordine dei Medici e i suoi iscritti devono perseguire l’unico fine che è quello di tutelare la Salute”.
Ad affermarlo è Anselmo Madeddu, presidente dell’Ordine dei Medici di Siracusa, che rende noto il recente provvedimento di sospensione dall’esercizio della professione medica nei confronti dell’allergologo Lorenzo Barresi, raggiunto dalla misura interdittiva, scaturita da un’ordinanza cautelare emessa a seguito di un’accusa di violenza sessuale sulle proprie pazienti. Il medico pur non operando nel territorio aretuseo risultava iscritto nell’albo dei Medici della provincia.
“Abbiamo piena fiducia nella giustizia, pertanto ci auguriamo che presto si possa giungere alla verità dei fatti. Qualora venisse confermato il quadro accusatorio a carico del collega, la condanna dell’Ordine sarà dura, come sempre lo è stata nei confronti di tutti quei comportamenti che gettano discredito sulla nostra categoria professionale, ledendone la dignità e il decoro, oltre ad intaccare il rapporto di fiducia tra medici e pazienti, che in noi devono sempre trovare dei punti di riferimento e non soltanto sotto l’aspetto scientifico ma innanzitutto umano e morale”.
I carabinieri della compagnia di Monreale, su delega della Procura di Palermo, il 14 settembre, hanno eseguito un’ordinanza ai domiciliari con braccialetto elettronico, emessa dal gip, nei confronti di un medico 60enne, indagato per il reato di violenza sessuale aggravata commesso nel corso di almeno 12 visite specialistiche ad altrettante donne.
Il medico, specializzato in allergologia, esercitava la propria attività in ambulatori privati siti a Palermo, Messina e Giarre (Ct).
Le indagini, eseguite fra maggio e luglio 2021 dai militari e coordinate dalla procura di Palermo, sono iniziate dopo la denuncia presentata da una donna, vittima di abusi da parte dell’indagato, il quale, approfittando della visita allergologica e con la scusa di ulteriori necessità diagnostiche rispetto alla consulenza medica richiesta, avrebbe costretto la donna a denudarsi e a subire palpeggiamenti. Un’altra paziente ha, successivamente, confermato di essere stata anche lei vittima degli stessi comportamenti.
Gli accertamenti dei carabinieri hanno messo in luce che il medico si sarebbe comportato nello stesso modo con palpeggiamenti, messi in atto solo nel corso di visite a pazienti giovani, tutte fra i 20 e i 45 anni. Il medico utilizzava la scusa di doverle sottoporre ad approfonditi controlli di natura ginecologica e senologica, ambiti medici sui quali il professionista affermava di avere competenze specialistiche in realtà mai conseguite.
Il quadro indiziario delineatosi a carico del medico, nonché l’abitualità della condotta contestata, hanno indotto il gip di Palermo ad applicare la richiamata misura cautelare.
Le visite oggetto d’indagine sono, allo stato attuale, 12 e le pazienti che hanno subito abusi da parte del medico sono in corso di esatta identificazione ed escussione.