Il Tribunale di Siracusa ha assolto tre imputati al termine di un processo per una presunta violenza sessuale ai danni di una donna, all’epoca dei fatti tredicenne. Alla sbarra c’erano Francesco Bertoni, augustano, Adriano Baccio, avolese, e la madre della ragazzina, Maria Battaglia, con quest’ultima accusata solo di non aver impedito ai due uomini di abusare della figlia.
Secondo quanto emerso nella ricostruzione della pubblica accusa, i fatti si sarebbero verificati circa 10 anni fa ad Avola e quella giovane avrebbe avuto le attenzioni non solo dei due attuali imputati ma anche di altre due uomini, che, però, hanno seguito un percorso giudiziario diverso.
Bertoni e Baccio, assistiti rispettivamente dagli avvocati Puccio Forestiere e Alvise Troia, hanno optato per essere giudicati con il rito ordinario così come la madre, difesa dagli avvocati Massimo Grande e Massimiliano Lipari. Nella tesi della Procura di Siracusa, le violenze sessuali sarebbero avvenute separatamente, mai insieme ma i due imputati hanno sempre negato le accuse. Le indagini hanno avuto inizio dopo una segnalazione ai carabinieri che hanno avviato le indagini, culminate con il rinvio a giudizio dei 3 imputati.
Nella sua arringa, l’avvocato Puccio Forestiere, difensore di Bertoni, ha sostenuto che l’imputato aveva conosciuto la ragazzina ma non hai avuto relazioni sessuali con lei. Secondo il legale, la giovane si sarebbe contraddetta, asserendo prima di aver avuto un rapporto salvo poi sostenere che ce ne sarebbe stato un secondo.
Le indagini, in quel periodo, erano coordinate dal pm, Giancarlo Longo, il magistrato coinvolto nell’inchiesta Sistema Siracusa che ha patteggiato 5 anni di reclusione, poi il fascicolo è passato ad un altro sostituto. Quest’ultimo, al termine della sua requisitoria davanti ai giudici del collegio, presieduto da Carla Frau, ha chiesto le condanne per i due uomini, 3 anni per Bertoni e 2 anni e 6 mesi per Baccio, e l’assoluzione per la madre della ragazza.