- Arrestato un 58enne di Avola per abusi sessuali su una ragazzina
- Le violenze commesse nella casa della vittima nel 2015
- L’uomo era un amico di famiglia
- Dopo la sua scarcerazione per una condanna, la minore ha denunciato i fatti
Era uscito da poco dal carcere dopo avere scontato una condanna per reati contro il patrimonio e traffico di droga un uomo di 58 anni, residente ad Avola, che, però, è stato riaccompagnato in cella dalla polizia per una presunta violenza sessuale ai danni di una minore.
Gli abusi commessi nel 2015
La vicenda risale al 2015 quando la vittima aveva appena 10 anni ed in quel periodo l’indagato frequentava spesso la casa della famiglia della ragazzina e con il passare del tempo si sarebbe conquistato la fiducia dei genitori, al punto da permettersi di entrare nella loro abitazione standosene da solo con la minorenne.
La paura della ragazzina
Ed avrebbe approfittato di quei momenti per commettere degli abusi che sarebbero proseguiti senza che nessuno si accorgesse di nulla. La vittima non avrebbe fatto parola con nessuno, la paura da una parte e la vergogna dall’altra avrebbero spinto la ragazzina a chiudersi in se stessa.
La denuncia dopo la scarcerazione
Quando ha avuto notizia della scarcerazione di quell’uomo, il terrore di essere ancora violentata è affiorato sulla sua mente e così, rompendo il muro di omertà, ha parlato di quella drammatica esperienza con i propri insegnanti e, successivamente, con gli agenti del commissariato di Avola.
Le indagini della polizia
Dalle prime indagini, compiute nel dicembre scorso, gli investigatori hanno inviato alla sostituta, Chiara Valori, una informativa in cui sarebbero emerse le responsabilità a carico dell’uomo in relazione ai fatti esposti dalla minorenne.
La Corte di Cassazione
L’uomo è stato così iscritto nel registro degli indagati, gli inquirenti hanno sollecitato l’esecuzione della misura cautelare, ma i suoi difensori hanno presentato ricorso, finito poi in Corte di Cassazione che, però, ha dato ragione all’accusa, per cui il 58enne è stato trasferito in cella.
“La Corte di cassazione ha ritenuto valide le argomentazioni dell’accusa, sostenute dalle incontrovertibili prove raccolte dagli inquirenti, reputando necessaria la misura di custodia cautelare in carcere per l’uomo, ragione per cui lo stesso è stato condotto nella casa Circondariale di Cavadonna” spiegano dal palazzo della Questura di Siracusa.
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