“Uomo che di fatto ha “guidato” la città come un re, non essendo la sindaca in grado di dirigere manco un condominio. Ora si dimetta”.
Affondo dell’opposizione
Un attacco duro quello dei consiglieri comunali di opposizione di Pachino, Barbara Fronterrè, esponente del Centrosinistra come il fratello Davide, dopo l’arresto di ieri del vicesindaco di Pachino, Aldo Russo, accusato, insieme all’ex dipendente pubblico, Giuseppe Di Martino, di concussione per avere chiesto una mazzetta ad un imprenditore di Ragusa per oliare la macchina burocratica del Comune di Pachino.
Il ritorno di Russo in giunta
Russo, tre giorni fa, era stato richiamato dalla sindaca, Carmela Petralito, ad assumere l’incarico di vicensindaco dopo l’azzeramento della giunta comunale, causato dal ritiro delle dimissioni della stessa sindaca. Secondo gli esponenti dell’opposizione, il terremoto giudiziario abbattutosi su un pezzo importante dell’amministrazione non potrà che avere degli effetti politici.
“Sindaca si dimetta”
Dopo il trucco osceno delle finte dimissioni, ritirate con un video, la sindaca ha ricominciato da questa “nuova” giunta monca, sconclusionata, incompetente e mi fermo qui. Ora quest’incubo deve finire. Le dimissioni di questa signora arrogante, sindaca per vanità, che ha distrutto la macchina amministrativa e la fiducia nelle istituzioni locali, devono arrivare davvero, subito, senza inganni”.
Pachino tormentata dalle inchieste
Sembra non avere pace il Comune di Pachino che, nel febbraio del 2019, venne sciolto per infiltrazioni mafiose su decisione del Consiglio dei ministri su proposta dell’allora ministro degli Interni, Matteo Salvini.
Lo scioglimento per infiltrazioni mafiose
La giunta era guidata da Roberto Bruno, esponente del Centrosinistra, e secondo quanto emerse al termine delle ispezioni, sulla scorta delle inchieste della Procura distrettuale di Catania, le organizzazioni criminali avrebbero messo radici nel palazzo di città, influenzando, stando a quanto prospettato dagli inquirenti, l’attività dell’amministrazione comunale. Peraltro, il Consiglio comunale era stato già sciolto il mese prima perché non era stato approvato il bilancio.
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