“La posizione del governo Musumeci sull’avvio di progetti di ricerca sugli idrocarburi è chiara sin dal primo momento: porre un freno alle attività estrattive del fossile. A maggior ragione, questa linea trova applicazione in aree particolarmente vocate all’economia turistico-culturale e agricola di qualità. Nel caso specifico, relativo al ‘rilievo geofisico all’interno del permesso di ricerca idrocarburi denominato ‘Tellaro’ nel territorio della provincia di Ragusa’, si tratta di un percorso delineato dal governo nazionale, nel novembre del 2018, e attuato dagli organi periferici della Regione, peraltro con giudizio insindacabile, come quello reso nel maggio di quest’anno dalla competente Soprintendenza ai beni culturali”. Lo dice in una nota il governo regionale dopo la notizia della firma del decreto, da parte dell’assessore regionale al Territorio Toto Cordaro, che autorizza la ripresa da parte della società Panther Oil di attività di ricerca di idrocarburi nella Val di Noto.
“In coerenza con la sua posizione – prosegue la nota di Palazzo d’Orleans – il governo Musumeci ribadisce la contrarietà a ogni eventuale futura attività estrattiva che possa costituire un pregiudizio per l’equilibrio ambientale e paesaggistico dell’Isola. Ogni altra attività, svolta in contesti compatibili, non può che essere subordinata ad adeguate misure compensative, a cominciare dal riconoscimento, da parte del governo centrale, del diritto alla defiscalizzazione dei prodotti petroliferi per i cittadini residenti in Sicilia. La stagione dello sfruttamento indiscriminato del sottosuolo è finita”.