- Fumata nera al vertice tra Comune e sindacati
- Al centro il futuro dei lavoratori di una azienda che gestisce servizi pubblici
- Nessuna schiarita sull’impiego dei 12 autisti di mezzi pubblici
Nessuna schiarita sul futuro dei 12 autisti rimasti a casa dopo la decisione del Comune di abbandonare il servizio dei bus navetta gestito in house per affidarlo all’Ast che, invece, utilizzerà il proprio personale.
Fumata nera
Non è emerso nulla al termine del vertice tra i sindacati, Cgil, Cisl e Uil, ed il Comune di Siracusa, dopo che quest’ultimo ha sollecitato un incontro a seguito della protesta di domenica dei 12 autisti, recatisi nel deposito Ast, in occasione dell’avvio del nuovo servizio. “La riunione, fissata dopo la protesta dei 12 ex autisti dei pulmini elettrici che domenica scorsa hanno manifestato in via Von Platen contro l’affidamento dei minibus all’AST, non ha aggiunto nulla a quanto denunciato dal sindacato unitario negli ultimi mesi” spiegano segretari generali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, Alessandro Vasquez, Teresa Pintacorona e Anna Floridia.
Proroga della Cig
Ma si è discusso anche degli altri lavoratori che prestano servizio alla Util Service, una azienda che per conto del Comune gestisce alcuni servizi pubblici, scaduti, però, e non rinnovati. Tra i 26 lavoratori ci sono gli stessi 12 autisti. L’unica novità è che c’è stata la proroga per altri 4 mesi della Cassa integrazione.
“Ancora quattro soli mesi di cassa integrazione, nessuna notizia sul nuovo possibile bando né per gli affidamenti di parte dei servizi da gestire. I 26 lavoratori della Util Service continuano a girare nel limbo del precariato e il
Comune persegue nella sua politica che mette a rischio posti di lavoro” affermano i sindacati.
“Servono le gare”
Abbiamo ribadito la necessità di bandire le nuove gare – hanno concluso Vasquez, Pintacorona e Floridia – Se non fosse per la proroga degli ammortizzatori sociali avremmo 26 persone già fuori dal mercato del lavoro da oltre un anno. Questa non può essere una consolazione; parliamo di gente che ha operato, da precario, per venti anni garantendo alcuni servizi per il Comune di Siracusa.”
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