“Goi Energy precisa che né la società né il suo amministratore delegato, Michael Bobrov, né i suoi azionisti (diretti e indiretti) e amministratori hanno alcun tipo di collegamento con la Russia, con aziende russe, con istituzioni russe e con altri soggetti comunque riconducibili alla Russia”.
Lo si legge in una nota di Goi Energy, l’azione cipriota che ha definito l’accordo per l’acquisizione delle raffinerie Isab Lukoil, di proprietà della Litasco, una società italo-svizzera. In un articolo, pubblicato sul quotidiano Repubblica, l’acquirente è stato accostato alla Russia e che per questo gli americani avrebbero posto un veto alla compravendita dello stabilimento, il cui closing è previsto entro la fine di marzo.
“G.O.I. ENERGY rappresenta un’azienda solida e in rapida crescita, il cui mix di investitori è composto – si legge nella nota della società – esclusivamente da interessi commerciali greci, israeliani e ciprioti con una lunga esperienza nel settore energetico. Le illazioni contenute in tale articolo sono prive di alcuna base fattuale. Esse fomentano dubbi, con affermazioni vaghe e del tutto destituite di fondamento. Così facendo si mette a repentaglio un’operazione sulla quale GOI ENERGY ha fornito (e continuerà a fornire) piene garanzie in tema di governance, continuità produttiva, finanziaria e occupazionale nonché sicurezza energetica per il Paese”
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