Saranno ascoltati gli otto sostituti sugli 11 in servizio a Siracusa firmatari dell’esposto al Csm e ai colleghi di Messina sul rischio di inquinamento dell’azione della procura, funzionale alla tutela di interessi estranei all’amministrazione della giustizia. Ma saranno sentiti anche i vertici degli uffici giudiziari e il prefetto. Sarà una trasferta impegnativa quella che domani farà a Siracusa una delegazione della Prima Commissione del Csm che da anni ha aperto un fascicolo sui veleni alla procura e sul cui tavolo ci sono diversi esposti.
In quello dei pm si richiama la sentenza con cui l’ex procuratore Ugo Rossi e l’attuale sostituto Maurizio Musco – su cui pende una richiesta di trasferimento d’ufficio del ministro della Giustizia dopo che un precedente provvedimento era stato revocato in seguito a un’assoluzione disciplinare – sono stati condannati in appello per abuso d’ufficio. Ma soprattutto si segnalerebbero rapporti molto stretti di uno dei colleghi in servizio con alcuni imprenditori.
Nell’ottobre scorso la Commissione presieduta dal laico del pg Giuseppe Fanfani, che domani guiderà la delegazione, aveva
ascoltato il Pg di Catania Salvatore Scalia, che aveva descritto una situazione di grande conflittualità in tutti gli uffici
giudiziari di Siracusa ma particolarmente grave in procura. Era stato sentito anche il procuratore di Messina Vincenzo Barbaro, che aveva riferito che dopo l’esposto dei pm erano state iscritte cinque persone nel registro degli indagati, tra cui un magistrato, Giancarlo Longo, alcuni consulenti e avvocati.