Il Comune di Siracusa ha affidato a 50 bambini e ragazzi il parco Robinson di via Algeri, intitolato ai Caduti di Nassiriya, uno di quelli maggiormente presi di mira dai vandali. L’iniziativa è stata lanciata dall’assessore alle Politiche giovanili e al Verde pubblico, Carlo Gradenigo, con l’hastag #prendiamocenecura e si avvale della collaborazione dell’assessorato alle Politiche sociali, retto da Maura Fontana, di Città educativa e dell’Istituto comprensivo “Chindemi” che, con gli alunni, sta portando avanti il progetto “Un villaggio per crescere”.
Sabato prossimo, a partire dalla 16, il sindaco, Francesco Italia, e assessori consegneranno ai giovani e giovanissimi presenti nel parco i primi attestati di “custode onorario” e le chiavi alle rispettive famiglie, lanciando così una campagna di sensibilizzazione per la cura di un bene comune di cui possono godere centinaia di ragazzi in un quartiere della città già carente di servizi.
“Cominciammo da via Algeri e dal suo parco Robinson – dice il sindaco, Francesco Italia – ma l’idea di coinvolgere i cittadini e i residenti nella gestione e nel mantenimento delle aree verdi può essere estesa ad altri quartieri. Il messaggio immediato è chiaro: vi diamo la chiave perché ci fidiamo di voi. Ma l’obiettivo più grande e di stimolare un senso di appartenenza nei ragazzi del quartiere affidando loro la cura del bene comune che sentono più vicino”.
“Di fronte ai ripetuti atti vandalici, ci sembra assurdo – afferma l’assessore Gradenigo – che la soluzione debba essere quella di chiudere con un lucchetto il cancello, come a voler escludere qualcuno generando e incentivando la sfida e il conflitto tra chi rompe e chi ripara. Il parco è pubblico ovvero di tutti. Ecco perché abbiamo deciso di mantenere il lucchetto e la catena ma di donare e affidare 50 copie della chiave ad altrettanti bambini e ragazzi che del parco sono i principali fruitori e, dunque, custodi”.
Per l’assessore Fontana, “la consegna di una parte della città ai cittadini è gesto significativo della volontà di responsabilizzare rispetto al bene pubblico. Che gli attori principali siano i bambini, poi, è ancora più importante non solo perché saranno domani cittadini attivi nei processi decisionali ma perché oggi sono importante veicolo di sensibilizzazione verso gli adulti. Questa come tante altre attività puntuali, è traccia di una volontà comune per una condivisione irrinunciabile”.
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