“Avevamo appuntamento nella fascia oraria tra le 9 e le 10 ma solo alle 12,15 è stato inoculato il vaccino a mia figlia“. E’ la testimonianza di una mamma che stamane ha accompagnato la piccola di 7 anni nella sede dell’Hub di Siracusa per sottoporla al vaccino ma dal suo racconto emerge una organizzazione deficitaria.
La donna racconta che “c’era solo un medico nella struttura, addetto all’anamnesi, e poi due operatori che somministravano il vaccino”. C’erano oltre 10 bambini stamane, “che hanno mostrato molta insofferenza, del resto non è certo semplice tenere a bada dei piccoli per tutto quel tempo, per cui mia figlia si è innervosita parecchio, così come gli altri”.
Per la vaccinazione dei bambini, la direzione dell’Asp di Siracusa, ha predisposto un percorso dedicato. “Di fatto la prenotazione è saltata- racconta la mamma della piccola – per cui l’organizzazione deve essere rivista, troppo il tempo trascorso in attesa del vaccino, per fortuna stamane non c’era freddo, il sole ci ha aiutato parecchio, altrimenti le cose sarebbero andate diversamente”.
Il vaccino previsto per i bambini dai 5 agli 11 anni è Comirnaty (BioNTech/Pfizer), nella formulazione specifica approvata da Aifa, con un dosaggio ridotto a circa un terzo rispetto a quello per gli over 12. Anche per i bambini è prevista la somministrazione di una seconda dose, a distanza di tre settimane dalla prima.
L’altro fenomeno, emerso a Siracusa così come in tutta la Sicilia, in concomitanza con l’esplosione dei contagi, sono le code per recarsi nei centri organizzati dalle Asp per i tamponi molecolari. A questo problema, si è aggiunto, come dal racconto di diversi testimoni, la difficoltà dell’azienda sanitaria di contattare le persone risultate positive ai tamponi rapidi.
Una donna siracusana ha svelato che da martedì scorso attende notizie dall’Asp di Siracusa per sottoporsi al test molecolare. Un altro utente, invece, nonostante la febbre, ha rotto gli indugi recandosi in macchina nella sede dell’ex Onp.