“La domanda d’Italia è sempre più forte, e questo ci spinge a lavorare sempre di più per valorizzare ciò che ci rende unici al mondo per cui siamo amati, apprezzati e – se mi consentite – anche un po’ invidiati”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un messaggio letto dal vice capogruppo vicario alla Camera, Manlio Messina, in occasione dell’evento Italia, le radici della bellezza: turismo, infrastrutture, cultura e formazione, in corso a Brucoli, nel Siracusano
I dati della Meloni
Il premier ha snocciolato dei dati sul turismo. “Le stime Istat per il 2023 registrano – dice Meloni – i valori più elevati osservati da sempre dalle rilevazioni sul turismo: oltre 134 milioni di arrivi e 451 milioni di presenze negli esercizi ricettivi presenti sul territorio nazionale. E la tendenza di crescita per il 2024 fa ben sperare. Abbiamo restituito dignità ai lavoratori del comparto, investendo nella loro formazione e nel potenziamento delle loro competenze. Il Governo ha varato riforme attese da anni, come quella per difendere la specificità tutta italiana delle guide turistiche o le norme per combattere l’abusivismo nell’ospitalità extra-alberghiera. Abbiamo utilizzato le risorse del PNRR per riqualificare l’offerta turistica, sostenendo l’accesso al credito e gli investimenti delle piccole e medie imprese per migliorare l’ospitalità”.
“Attenzione ai piccoli comuni”
Il presidente del Consiglio ritiene che, a parte le città di mare e le capitali della Cultura, anche i luoghi di montagna e le aree interne hanno dato un contributo.
“Abbiamo riservato un’attenzione particolare ai nostri magnifici borghi, ai piccoli Comuni, alle zone interne e montane. Realtà che custodiscono la nostra identità più profonda, e che sono in grado di sviluppare, se adeguatamente sostenute, un’offerta turistica peculiare e di livello. Anche in questo solco, intendiamo proseguire nel cammino per delocalizzare e destagionalizzare l’offerta turistica, decentrandola fisicamente e temporalmente in modo da distribuire i benefici sui diversi territori e nei diversi periodi dell’anno”.
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