“I mesi di maggio e giugno sono stati molto positivi, luglio, invece, è partito male”. Lo afferma a BlogSicilia una imprenditrice del settore turistico, presente a Siracusa con diverse attività, dalla ristorazione all’abbigliamento, che rappresenta un piccolo termometro sull’andamento di un settore molto importante per il Prodotto interno lordo locale.

Come se lo spiega?

Come è noto, maggio e giugno sono i mesi contrassegnati dalle rappresentazioni classiche al Teatro greco di Siracusa che portano tantissime persone nella nostra città con effetti benefici su tutto l’indotto, a cominciare dagli alberghi, per poi proseguire ai ristoranti fino al commercio al dettaglio. Guardi, basta chiedere ai miei colleghi, stia certo che le diranno le stesse cose. Gli spettacoli classici si sono conclusi, guarda caso il 30 giugno. Ora, non posso parlare con dati alla mano ma è una coincidenza se i primi 7 giorni di luglio sono andati male?

Ed un anno fa, come sono andate le cose?

Molto meglio, e lo sa perchè?

Dica, pure…

L’estate del 2023 è stata segnata dai concerti al Teatro greco che riuscirono a portare una mole di persone straordinaria. Se in città, ci sono stati Zucchero, i Negramaro, Baglioni, Venditti, Giorgia e potrei continuare ancora, è normale che, sotto l’aspetto delle presenze, vi siano stati numeri da record. La storia è sempre la stessa: se vi sono eventi di grande richiamo una città si rafforza con tutte le ricadute economiche ed occupazionali che ne derivano. E poi sa cosa le dico: queste polemiche sull’uso del Teatro greco sono stancanti. Abbiamo perso una opportunità.

Ok ma c’è dell’altro, non possono essere solo i concerti…

La città, a mio avviso, deve fare una scelta: puntare decisamente sul turismo ma su quello di qualità. Che porta più interesse e soprattutto più soldi.

E come si fa?

Servirebbero delle strutture alberghiere di spessore: ce ne sono poche in città che è piena di case vacanza e bed and breakfast, capaci di attirare visitatori meno disposti a spendere. Con un esempio, le faccio capire come si ragiona in questa città…

Prego..

Prendiamo l’ex carcere borbonico, di proprietà del Libero consorzio, che sarebbe stato venduto all’asta. Sarebbe opportuno che chi lo ha acquistato lo trasformasse in albergo a 5 stelle. C’è chi si oppone strenuamente, prospettando soluzioni curiose che non porterebbero nulla, se non un’altra occasione sprecata.