“Ci sono pure io tra le vittime di questa truffa scoperta dalla polizia di Priolo“. Lo afferma il titolare di una concessionaria di auto a Priolo in merito all’inchiesta degli agenti del commissariato di Priolo che hanno svelato un raggiro organizzato, secondo l’accusa, da due uomini, S.S. di 31 anni, M.S. di 48 anni, i quali, dopo essere entrati in possesso di due macchine, acquistate da due ignari proprietari romani “falsificando documenti personali ed assegni bancari”, le hanno rivendute al commerciante priolese. Infatti, nel corso di un controllo, scattato il 4 luglio scorso, quei veicoli, finiti al centro dell’inchiesta coordinata dai magistrati della Procura di Siracusa, sono stati rintracciati nella concessionari dai poliziotti. E sono stati posti sotto sequestro, in attesa di essere riconsegnate ai proprietari. “Ho acquistato queste auto da una società regolarmente esistente, come risulta dalle visure camerali, riconducibile ai due indagati, – spiega a BlogSicilia il titolare della concessionaria di Priolo – ed è tutto documentato sia dal punto di vista amministrativo sia contabile. La mia azienda ha agito nella massima legalità, rispettando le regole, inoltre, che senso avrebbe per una ditta individuale – aggiunge il commerciante – come la mia finire in un pantano giudiziario per 6 mila euro”.
Il commerciante aggiunge un altro particolare in questa vicenda. “Queste stesse macchine – racconta a BlogSicilia il titolare della concessionaria di auto di Priolo – sono in custodia nel mio locale e saranno restituite ai proprietari. Io sono, a questo punto, l’unica persona lesa, perché ho dato delle somme in denaro. Ho chiarito la mia posizione agli agenti del commissariato di polizia di Priolo e sono certo che la vicenda dimostrerà la mia totale estraneità. Voglio anche dire che grazie – conclude il commerciante di Priolo – al tempestivo intervento delle forze di Polizia sono riuscito a rintracciare coloro che hanno cercato di predisporre una truffa nei miei confronti”
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