la sentenza del tribunale di siracusa per 13 imputati

Truffa al Comune di Avola, assolti ex sindaco, funzionari e dipendenti

Il Tribunale di Siracusa ha assolto perché il fatto non sussiste 13 persone, tra ex amministratori, funzionari e dipendenti del Comune di Avola, accusati, a vario titolo, di peculato, truffa ed abuso d’ufficio.

Tra gli imputati l’ex sindaco Barbagallo

Tra gli imputati l’ex sindaco Antonino Barbagallo, l’ex Capo di gabinetto Francesca Puglisi, nominata, secondo gli inquirenti, senza averne i titoli, l’economi Antonio Morale e l’architetto Gaetano Brex, attualmente dirigente al Comune di Siracusa. Come fa sapere l’avvocato Emanuele Tringali, difensore di Barbagallo, “nonostante fosse maturata la prescrizione, gli imputati vi hanno rinunciato chiedendo al Tribunale di essere giudicati”.

La vicenda

Le indagini, condotte dalla polizia, si concentrarono nel periodo compreso tra il 2011 ed il 2012: gli inquirenti ipotizzarono che l’ex sindaco avesse costretto “alcuni dipendenti a eseguire lavori nella propria abitazione senza alcun corrispettivo e utilizzando mezzi e attrezzi comunali” oltre a promuovere l’ex Capo di gabinetto. Nell’inchiesta finirono dei presunti pagamenti di fatture, spese relative alle ricariche telefoniche ed finanziamento pari a 10 mila euro alla squadra di calcio locale.

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Accuse crollate e richiesta pm di assoluzione

Una ricostruzione che non ha retto in giudizio, del resto lo stesso pm di Siracusa, Carlo Enea Parodi, al termine della requisitoria, ha sollecitato ai giudici del Tribunale, presieduto da Carla Frau, l’assoluzione per tutti gli imputati. Soddisfazione hanno espresso tutti i difensori (l’avv. Emanuele Tringali, coadiuvato dall’avv. Nunziata Sulano, legali del dott. Barbagallo; l’avv. Paolo Alessi legale dell’arch. Brex; l’avv. Giovanni Amenta legale di Morale e l’avv. Marco Guerri legale di Puglisi).

La difesa dell’ex sindaco

“La sentenza restituisce il massimo dell’onore e del rispetto al dott. Barbagallo, un uomo onesto che è stato anche un amministratore diligente ed incorruttibile.” – afferma il suo legale, l’amministrativista avv. Emanuele Tringali – “La procedura di nomina della sig.ra Puglisi a Capo dell’Ufficio di Gabinetto, ritenuta in un primo tempo illegittima e per la quale il dott. Barbagallo è stato deferito alla giustizia, è stata effettuata nell’esercizio delle sue legittime prerogative di Sindaco ed in scrupolosa consonanza con le norme di legge e di regolamento”.

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