I pm della Procura di Siracusa, al termine della loro requisitoria, hanno chiesto ai giudici della Corte di Assise la condanna all’ergastolo per Adriano Rossitto, 40 anni, lentinese, titolare di un’agenzia di pompe funebri, accusato di tre omicidi.

Il delitto delle due donne

L’uomo è ritenuto responsabile della morte di Lucia Marino, 56 anni, e Francesca Oliva, 80 anni, madre e figlia, trovate cadavere a distanza di pochi giorni l’una dall’altra  nel luglio del 2021. La prima vittima venne rinvenuta nella sua abitazione, l’altra in una garage, in una bara, avvolta in una pellicola di plastica: a quanto pare, entrambe le donne furono uccise a mani nude dal presunto omicida come emerso al termine delle autopsie.

La morte del bancario

Lo stesso 40enne è accusato dell’omicidio di Francesco Di Pietro,  un bancario in pensione ritrovato cadavere nell’agosto 2019 in contrada Ciricò di Carlentini all’interno di una body bag. Attraverso i filmati delle telecamere si scoprì che Di Pietro la mattina del 21 agosto, era uscito di casa e alla guida della sua Fiat Tipo si diresse verso il centro storico di Lentini.

L’amicizia tra i due

Gli interrogatori ai familiari permisero di svelare l’amicizia con Rossitto, nella cui agenzia funebre si recava con assiduità. Indagando sul profilo della vittima venne fuori che:  era un ex dipendente della banca “Carige” di Lentini in pensione; era un uomo metodico e abitudinario, molto geloso della sua autovettura, una Fiat Tipo, che non faceva guidare a nessuno, percorreva sempre le stesse strade e parcheggiava sempre negli stessi posti; frequentava assiduamente l’agenzia di onoranze funebri “Gardenia”, in via Garibaldi di Lentini, gestita da Rossitto. Nella stessa agenzia conobbe altre persone, pure loro frequentatrici del titolare del locale.

Dall’analisi dell’attività investigativa, a carico di Rossitto, sarebbero emersi dei gravi indizi soprattutto per le  discrepanze delle sue dichiarazioni, stando alla ricostruzione della pubblica accusa che conta anche sui rilievi compiuti dai Ris nell’appartamento e nella macchina della vittima.

Lui nega le accuse

L’imputato ha sempre negato le accuse su tutti e tre i delitti e c’è da dire che, in merito al movente, non è emerso con spiccata evidenza: nella prossima udienza spetterà al legale del 40enne esporre la sua arringa ai giudici del Tribunale di Siracusa.