Il presidente di Lealtà e Condivisione, Carlo Gradenigo, boccia, senza appelli, il nuovo servizio di trasporto pubblico del Comune di Siracusa. Prima delle elezioni amministrative, il sindaco, Francesco Italia, aveva interrotto il rapporto con l’Ast, che da 70 anni gestiva il trasporto con i bus ed al centro di una crisi finanziaria per via di una montagna di debiti pari a 70 milioni di euro, per siglare un accordo, della durata di due anni, con la Sais, azienda privata molto nota in Sicilia.
“È bastato uniformare il colore dei bus (ieri grigi, arancioni, verdi e oggi tutti rossi), inserire un numero visibile e una scritta scorrevole sul frontale degli autobus che ne indica il percorso e un mese di campagna promozionale/elettorale, per modificare radicalmente non il servizio (rimasto pressochè identico), ma la nostra percezione dello stesso, così che sempre più persone oggi parlano di Trasporto pubblico a Siracusa” attacca sui social il presidente di Lealtà e Condivisione che, negli anni scorsi, è stato assessore dell’amministrazione Italia.
Gradenigo spiega, nel dettaglio, quali sono, a suo parere, le criticità di questo servizio.
“A guardare bene, il numero di linee è lo stesso di AST, i percorsi circolari ancora tortuosi, la frequenza è pressoché uguale (oltre 1 ora a passaggio), non ci sono paline ne pensiline alle fermate che indicano i tempi di arrivo, ne tantomeno esistono corsie preferenziali che possano garantirne il rispetto e la puntualità, dovendo i bus percorrere la stessa corsia delle auto con frequenze che dipendono dall’intensità del traffico cittadino”.
“In più al 7 luglio non è ancora entrato in funzione il servizio navetta con i parcheggi scambiatori di Via Elorina e via Von Platen e delle proposte di integrazione e promozione del servizio ferroviario e marittimo per il collegamento delle contrade marine (Isola e Fontane Bianche/Cassibile) nessuna traccia ne riscontro”