Non piace a Renata Giunta, candidata a sindaco del Centrosinistra, il nuovo trasporto pubblico presentato dal sindaco di Siracusa, Francesco Italia. Il servizio è passato dall’Ast, azienda in cui l’azionista è la Regione siciliana, ad una azienda privata, la Sais, per un periodo di due anni, poi, come spiegato dall’amministrazione, si procederà ad una gara europea.

I sospetti

“Desta stupore la formula – dice Renata Giunta – dell’affidamento diretto a cinquanta giorni dal voto amministrativo a seguito peraltro di un bando andato a vuoto che avrebbe suggerito maggior cautela ad una giunta che non ha mai dato corso negli ultimi anni ad una riflessione politica sistemica sul trasporto pubblico e sulla mobilità urbana, né tanto meno alla predisposizione del bando di gara europeo necessario per l’affidamento del servizio per nove anni”.

“Restare con Ast e poi bando”

Secondo l’esponente del Centrosinistra, sarebbe stato meglio ridiscutere con l’Ast e poi preparare la gara d’appalto. “In coerenza e preparazione del bando europeo sarebbe stata l’occasione per mettere mano ad un contratto biennale innovativo ridiscutendo flotta, linee, fermate, frequenza, priorità, costo del biglietto, sistema dei controlli, insomma qualità generale del servizio” spiega Giunta.

Le difficoltà dell’Ast

L’Ast, però, non vive affatto una situazione florida, pende sulle spalle dell’azienda un debito di 70 milioni di euro e nel gennaio scorso la stessa società inviò una comunicazione ai Comuni siciliani spiegando che il servizio sarebbe stato sospeso a partire dal primo di marzo.

L’amministrazione Italia provò a trovare, in quei giorni frenetici, una soluzione senza riuscirvi, poi a poche ore dalla scadenza, l’Ast annunciò la continuazione dell’attività ma solo in alcuni Comuni, tra cui Siracusa.

Secondo Giunta, però, “l’Ast  ha più volte chiesto al Comune di Siracusa, come a tutti gli altri comuni siciliani di cui era gestore, di rinegoziare il contratto”

“Cda Ast va revocato” dice Schifani

Inoltre, nei giorni scorsi lo stesso presidente della Regione, Renato Schifani ha detto che “il Cda dell’azienda siciliana trasporti deve essere revocato”, a causa “delle palesi violazioni dei termini di legge per l’approvazione del bilancio 2021.

“Nuovo piano riduce servizio”

La candidata a sindaco del Centrosinistra, in merito al piano del trasporto di Sais, presentato al Comune, ritiene che non sia affatto ottimale.

“Il nuovo piano prevede una sostanziale – dice Giunta – riduzione del servizio, abbatte le corse verso le zone del mare, gli ospedali, il cimitero. La circolare Ortigia ogni 21 minuti, ovvero un solo mezzo per decongestionare il centro storico dal traffico privato. La circolare Akradina e Grottasanta ogni 40 minuti. Epipoli ogni 45 minuti. Uno schema che ha quasi del tutto ignorato le indicazioni fornite mesi fa da questa stessa coalizione e che miravano a sostituire il sistema delle lunghe e tortuose circolari, con poche, semplici, brevi e funzionali dorsali in linea”.

Le critiche del Pd

Sul nuovo piano si è anche espresso Angelo Greco, vicesegretario del Pd Siracusa

“Non si guarda all’ampliamento -dice Greco – dei bus per ogni singola linea così da ridurre i tempi di attesa e di frequenza (solo 15 bus + 4 di scorta, per una città tra le più estese d’Italia), non si parla di pensiline adeguate con totem che danno info sui bus in attesa (solo tramite app), si riducono notevolmente i collegamenti con la zona balneare (4 corse sia nel periodo invernale che estivo), 4 corse anche per il cimitero e non si prevedono agevolazioni ad esempio per anziani in difficoltà, per non parlare di alcune zone rimaste scoperte”