Si cominciano a sentire in Sicilia gli effetti del ciclone “Apollo” specie nella Sicilia orientale. Parliamo del MediCane (che da poche ore ha preso il nome di Apollo per l’appunto), l’uragano mediterraneo che si sta potenziando tra Malta e la Sicilia. Già alle prime luci del mattino di oggi si sono registrati allagamenti di strade, torrente esondato, mareggiate e anche problemi in qualche immobile privato. Tutti episodi che si sono verificati nel siracusano dove la pioggia è battente, una frana si è anche verificata nel trapanese dove sino ad ora però le precipitazioni non sono abbondanti.
Nel siracusano
Sulla statale 114 “Cava del Sorciaro” a Priolo Gargallo si registra l’allagamento della sede stradale con la conseguente chiusura alla circolazione lungo nei pressi dell’uscita di Cava del Sorciaro. I vigili urbani hanno chiuso inoltre la strada all’altezza di contrada Targia mentre il commissario di pubblica sicurezza di Priolo ha interdetto al traffico anche un tratto della provinciale 25. Ad Augusta situazione altrettanto critica con segnalazioni di abbondanti temporali e diversi disagi. A cominciare dalla strada provinciale 193 che si trova all’ingresso al centro abitato dichiarata impraticabile con quasi un metri di acqua sulla carreggiata. Inoltre gran parte delle strade del centro risultano impraticabili e il torrente Porcaria, che si trova in zona Brucoli, è esondato. Anche il lungomare Granatello al momento risulta inaccessibile a causa della mareggiata in corso. All’ospedale di Avola invece si è allagato lo scantinato del II° livello. Al lavoro i volontari della Confraternita di Misericordia che stanno effettuando interventi di svuotamento. Un albero è caduto sulla provinciale 14 Canicattini Bagni (Mare Monti), solo all’alba la viabilità è stata ripristinata. Il traffico è monitorato dalla polizia locale. Ad Ispica chiusura al traffico pedonale e veicolare della ex provinciale 86 Zappulla Scorrione.
Altre arterie sono state chiuse sulla provinciale 104 per il mare verso Ognina, Fontane Bianche e Arenella impercorribile per la tracimazione torrente, la Sp 12 Floridia-Cassibile, il viale Ermocrate, strada Targia, la Sp 36 Solarino-Priolo, la Sp 95 Carlentini-Villasmundo, l’ingresso di Augusta e Melilli, e varie altre arterie secondarie. Segnalati caduta massi sulla Sp10 Ferla-Cassaro-Buccheri, sulla Solarino-Diddino e sulla Lentini-Francofonte, mentre sulla Carlentini-Agnone Bagni sono venuti giù i muri prospicienti la sede stradale. Danni anche all’acquedotto intercomunale Ferla-Buccheri con “struttura compromessa” anche se il servizio al momento continua ad essere garantito. Sospsei anche i collegamenti delle tratte ferroviarie tra Priolo, Augusta, Siracusa e Modica, e i collegamenti del trasporto urbano dell’Ast. Nel ragusano, esattamente a Scicli, a scopo precauzionale è stata sgomberata una casa, non molto distante da un’area interessata dal distacco di un masso. Due persone sono state ospitate presso una struttura comunale.
La situazione sulla Ss.114
E’ provvisoriamente chiusa, in entrambe le direzioni, la strada statale 114 “Orientale Sicula” tra i km 137.2 e 147.5, ad Augusta, a causa proprio di un allagamento provocato dal maltempo. È istituita l’uscita obbligatoria a “Melilli” con rientro allo svincolo “Siracusa sud”. Sul posto sono presenti le squadre Anas e le forze dell’ordine impegnate nella gestione della viabilità.
Le attività operative
La funzione volontariato sta facendo convergere squadre da Caltanissetta su Siracusa per dare supporto alle altre squadre di volontari già operanti sul territorio con le pompe idrovore. Attualmente, in video conferenza, il dipartimento regionale della Protezione civile è collegato con i cinque Ccs, i centri coordinamento soccorsi, ospitati dalle prefetture interessate dall’emergenza maltempo. Alla riunione partecipano anche tutti gli operatori di pubblica assistenza e sicurezza, e i sindaci, al fine di poter intervenire con eventuali soccorsi o mezzi speciali qualora occorresse.
Nel trapanese
Al momento un’altra situazione critica è stata segnalata soltanto nel trapanese dove però le precipitazioni non hanno la stessa portata del siracusano. Ad essersi registrato qui un crollo massi ad Erice, dove è franato il costone roccioso formato da massi lapidei in località San Giovannello.
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