Una donna è stata arrestata dalla Polizia municipale di Siracusa per evasione degli arresti domiciliari e denunciata per guida in stato di ebbrezza. E’ accaduto stamane, intorno alle 10, in via Crispi, nella zona sud della città, dove la conducente della Fiat 500, ha tamponato 4 auto in sosta, finendo poi la sua corsa su un marciapiede.
L’indagine
Per fortuna, in quel momento, non transitava nessun pedone, altrimenti le conseguenze avrebbero potuto essere drammatiche. Sono stati alcuni testimoni a chiedere l’intervento dei soccorsi e tra i primi ad arrivare sono stati gli agenti della Polizia municipale.
Aggredito un agente
La donna, secondo le informazioni fornite dagli inquirenti, si trova agli arresti domiciliari in un altro Comune della provincia, per cui, come disposto dalla Procura di Siracusa, è stata arrestata. La donna, come riferisce l’assessore alla Polizia municipale, Giuseppe Gibilisco, si è resa protagonista, durante gli accertamenti di un’aggressione ai danni di un agente, colpendolo al volto. La vittima è stata costretta a fare ricorso alle cure dei medici del Pronto soccorso dell’ospedale Umberto I di Siracusa ed ha rimediato una prognosi di 7 giorni.
L’assessore, “violenze sempre più frequenti”
“Diventa sempre più – afferma l’assessore alla Polizia municipale di Siracusa, Giuseppe Gibilisco – complicato per gli operatori di Polizia municipale e di tutte le forze dell’ordine affrontare le giornate lavorative, a causa dei Crescenti disagi sociali cui si imbattono frequentemente. Solidarietà da parte di tutta l’amministrazione Italia, all’ispettore di Polizia Municipale che, dopo aver operato su strada a salvaguardia della pubblica incolumità, ha anche subito un’aggressione”.
“É chiaro che non si tratta di un episodio isolato, che ve ne sono stati tanti altri e ci si augura che non ne succedano in futuro. Ma donne e uomini in divisa sono forti e vivono la vita professionale con la stessa grinta del primo giorno di lavoro. Non resta che augurare all’agente una pronta guarigione, per rivederci presto a lavoro” conclude Gibilisco.
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