Il gip del Tribunale di Catania ha revocato la misura dell’interdizione dai pubblici uffici per 12 mesi nei confronti di un medico, Santo Ternullo, coinvolto nel maggio scorso, insieme ad altre persone, nell’operazione Fast Shipping su un presunto traffico di ossicodone tra l’Italia e gli Stati Uniti.

Beni dissequestrati

Il giudice ha anche disposto il dissequestro di una parte dei beni del medico, assistito dagli avvocati Fabiola Fuccio e Puccio Forestiere, tra cui terreni, case ed auto.

Il provvedimento del Gip del Tribunale, Luca Lorenzetti, è scaturito dopo l’interrogatorio del medico che ha chiesto lui stesso di essere sentito. Frattanto, è stata fissata l’udienza preliminare che si terrà il 28 marzo.

La tesi della Dda

L’inchiesta, coordinata dai magistrati della Dda di Catania e condotta da Finanza e polizia di Siracusa e Catania, ipotizza l’esistenza di una organizzazione criminale che sarebbe riuscita a reperire una quantità notevole di ossicodone con false prescrizioni, circa 3 mila, in favore di persone decedute o di altre che non necessitavano di specifiche terapie.

Le accuse

Ad essere arrestate quasi un anno fa furono 8 persone, 29 gli indagati, tra i quali 5 medici, accusati a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, prescrizione abusiva di farmaci, truffa aggravata ai danni del Servizio Sanitario Nazionale, ricettazione e falsità commessa dal pubblico ufficiale in certificazioni.

Il traffico

Dopo aver ottenuti i prodotti contenenti lo stupefacente, l’organizzazione criminale avrebbe organizzato numerosi spedizioni in territorio statunitense, utilizzando plichi appositamente imballati con materiali idonei a “schermarne” il contenuto e recante mittenti e destinatari fittizi, al fine di frazionare i punti di arrivo della merce per ostacolare eventuali controlli. Determinante per l’individuazione dei sodali residenti negli Stati Uniti d’America,  la cooperazione tra gli investigatori italiani con i funzionari dell’Homeland Security Investigations, che si occupa di contrasto alle attività illecite transfrontaliere, e nel gennaio 2021, hanno arrestato un uomo con un plico contenente il farmaco.

L’ossicodone

L’ossicodone è un oppioide semisintetico strutturalmente correlato a morfina e codeina ed è disponibile in farmacia. E’ un antidolorifico, somministrato anche ai malati di cancro e viene anche chiamato  “eroina dei montanari” perchè il suo abuso ha avuto origine tra le comunità dei Monti Appalachi, nel Nord America. Il sodalizio criminale avrebbe indotto infatti in errore il Servizio Sanitario Nazionale attraverso la compiacenza di professionisti. Sulla base delle ricette, il farmaco è stato erogato gratuitamente, “con ingiusto profitto degli intestatari, i quali lo ritiravano senza costi presso varie farmacie e lo rivendevano poi, illegalmente, all’estero, come sostanza stupefacente, realizzando, per lo Stato, gravato dall’onere dell’acquisto della medicina, un danno di pari importo”