Gli agenti delle Volanti hanno portato a termine un blitz antidroga a Siracusa concluso con l’arresto di un uomo di 44 anni, Dario Pincio, siracusano.
L’indagato è stato scovato in via Giuseppe Parlato, tra viale Teracati e viale Santa Panagia, in prossimità dell’abitazione di un’altra persona, agli arresti domiciliari, e nella sua disponibilità avrebbe avuto circa mezzo chilo di droga oltre a poco meno di 1000 euro in contanti, ritenuti dalla polizia provento della presunta attività di spaccio. Nel corso dell’operazione, gli agenti, al comando della dirigente Giulia Guarino, hanno denunciato per evasione l’uomo che si trovava in compagnia dello spacciatore.
Il 44enne è un volto noto alle forze dell’ordine, nel 2016 venne tratto in arresto dagli agenti della Squadra mobile di Siracusa: fu bloccato nel territorio di Noto, in compagnia di un altro uomo, anch’esso arrestato, con un carico di 6 kg di marijuana.
Pincio finì, luglio del 2012, insieme ad altre 17 persone, nell’operazione antimafia denominata Itaca. Quell’inchiesta, coordinata dai magistrati della Procura distrettuale di Catania, avrebbe dimostrato, ancora una volta, il ruolo egemone svolto del clan Bottaro-Attanasio nel commercio della droga ma, per la prima volta, dimostrò l’esistenza di alcune cellule, come il gruppo di via Italia 103, quello di via Algeri e della Borgata, che, secondo la ricostruzione degli inquirenti, avrebbero spacciato in autonomia nelle loro zone.
Si è concluso con 27 condanne il processo in primo grado, con il rito abbreviato, davanti al gup di Catania, su un vorticoso traffico di droga a Siracusa.
Gli imputati finirono nel marzo del 2021 nell’operazione Algeri dei carabinieri di Siracusa per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. Secondo la tesi dei militari e dei magistrati della Procura distrettuale di Catania, il gruppo aveva realizzato dei fortini, ricavati nelle palazzine popolari di via Algeri, a nord di Siracusa, sbarrando con dei cancelli alcune parti di edifici mentre in cima agli stabili c’erano le vedette per controllare chi entrava ed usciva dalla piazza dello spaccio.