- Scoperto traffico di droga avvenuto sotto il sole cocente, ad una temperatura di 43 gradi
- Il blitz è scattato in via Amato, una piazza dello spaccio di Siracusa
- Nei guai è finito un giovane di 26 anni con precedenti penali
Il traffico di droga non conosce stagioni e l’emergenza caldo non è certo un problema per gli organizzatori. Lo sanno bene gli agenti delle Volanti di Siracusa che hanno sorpreso due spacciatori mentre erano al lavoro sotto il sole cocente, con la colonnina del mercurio abbondantemente sopra i 40 gradi, con punte di 43.
Il blitz della polizia
Il blitz è scattato in via Santi Amato, nel rione di Santa Panagia, una delle piazze dello spaccio più floride di Siracusa, dove sono stati sorpresi due giovani, un ventiseienne, con precedenti penali, ed un altro, anch’esso conosciuto alle forze dell’ordine, incuranti dell’afa ma soprattutto della sorveglianza speciale, misura a cui è sottoposto il 26enne.
Nel corso del controllo, gli agenti, al comando della dirigente, Giulia Guarino, hanno rintracciato 12 dosi di marijuana pronti per essere venduti agli assuntori che gravitano nella zona.
La rete dello spaccio
Le indagini non sono ancora chiuse, gli inquirenti sono al lavoro per risalire alle fonte di approvvigionamento: il sospetto è che lo spaccio sia gestito da una rete di persone sulle quali ci sono diverse inchieste, anche della Procura distrettuale antimafia di Catania.
Via Santi Amato è praticamente attaccata a via Immordini, una piazza dello spaccio sotto il controllo di una gang, finita oltre un anno fa nell’operazione Demetra, coordinata dai magistrati della Dda di Catania, e conclusa da polizia e carabinieri con 27 arresti.
Indagato per ricettazione
Inoltre, il personale delle Volanti ha sorpreso in via Jugoslavia, non molto distante dal luogo in cui è scattata l’operazione antidroga, un pregiudicato siracusano di 45 anni, che aveva con se oltre 600 metri di filo elettrico di rame “ancora provvisto di guaina ed una bilancia utilizzata per pesare il metallo una volta privato dell’apposito
rivestimento” spiegano dalla Questura. L’uomo è stato denunciato per il reato di ricettazione. Sono in corso ulteriori
approfondimenti finalizzati a capire la provenienza dell’ingente quantitativo di cavi elettrici.
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