“Dopo aver pregiudicato a Siracusa la realizzazione di eventi musicali di grande livello, si rischia adesso di mettere in discussione anche la stagione delle gloriose Rappresentazioni classiche al Teatro greco, a 110 anni dalla loro nascita”. Lo afferma l’assessore alla Cultura di Siracusa, Fabio Granata, il quale punta l’indice contro la Regione, che, recependo una norma nazionale, ha aumentato i costi per la concessione del Teatro greco di Siracusa, dove, da 101 anni, si svolgono le rappresentazioni classiche, organizzate dalla Fondazione Inda.
I costi per la Fondazione Inda
Se un anno fa, la Fondazione Inda pagava alla Regione, proprietaria del sito, 150 mila euro, dal 2024 il costo è schizzato in modo esponenziale, toccando la quota di 700 mila euro, così ripartiti: 340 mila euro come canone per la concessione d’uso, circa 200 mila euro come percentuale sui biglietti, ed altri 170 mila euro sotto forma di canone per servizi da versare nelle casse del Comune di Siracusa.
Le due mani della Regione
Per la Fondazione Inda sono costi proibitivi, peraltro la Regione assegna allo stesso ente un contributo di circa 775 mila euro, per cui, conti alla mano, quello che l’amministrazione dell’isola versa all’ente se lo riprende con i costi di concessione
La vicenda dei concerti ed il danno economico
L’ assessore alla Cultura ha ricordato anche la vicenda dei concerti pop al Teatro greco che si sono tenuti la scorsa estate, finiti al centro di polemiche per la sicurezza del sito. La Regione non ne autorizzerà più, prevendo l’allestimento di una struttura ricavata nell’area del Parco archeologico.
“Il danno economico e d’immagine rischia di diventare clamoroso, come ha denunciato Francesco Italia sia come sindaco di Siracusa che come presidente dell’Inda, con la soddisfazione, immagino, di chi ha fatto di tutto per ostacolare ogni utilizzazione del Teatro (con la favola di danni inesistenti alle “sacre pietre”) e trovando in questa azione una sponda incomprensibile da parte della Regione Siciliana”.
La perdita dell’autonomia
L’assessore alla Cultura di Siracusa ed ex assessore regionali ai Beni culturali, Fabio Granata, chiede alla Regione un passo indietro ed intravede un rischio di autonomia. “Avere scelto di recepire un decreto del ministero della Cultura rischia di intaccare la nostra preziosa esclusiva sulla governance dei beni culturali e di pregiudicare la vitalità artistica dei preziosi luoghi antichi di spettacolo” dice Granata.
Le rassicurazioni di Auteri
Il parlamentare regionale di Fratelli d’Italia, Carlo Auteri, assicura di aver preparato un emendamento “perché Inda paghi una cifra forfettaria per l’utilizzo del teatro Greco” ma in ogni caso “non c’è alcuna ipotesi di annullare la stagione delle rappresentazioni classiche Inda”.
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