Si è concluso, mercoledì scorso, con il secondo incontro con i protagonisti della stagione 58 della Fondazione Inda il progetto Noi e Il Mito, pensare, progettare il mondo greco, ideato e curato dalle docenti della Scuola di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Catania, Loredana Faraci e Federica Cassia.
L’incontro con la consigliera della Fondazione Inda
Dopo il regista de La Pace, Daniele Salvo, lo scorso aprile, in Aula magna nella sede di Via Franchetti, è intervenuta la consigliera delegata della Fondazione Inda, Marina Valensise. Il tema trattato: Dalla scrittura all’arte contemporanea: un’idea di cultura internazionale. Marina Valensise, che dal 2019 riveste un ruolo apicale nella fondazione dell’Istituto del dramma antico, ha parlato della sua attività culturale all’interno dell’Inda, organizzatrice delle rappresentazioni classiche che, ogni anno, si tengono al Teatro greco di Siracusa.
Il profilo
L’incontro ideato dalla storica dello spettacolo, Loredana Faraci, ha visto coinvolte altre due docenti, Giovanna Giordano, scrittrice e docente di estetica, e la storica e critica d’arte, Laura Barreca che della Valensise hanno esposto l’intera attività di donna della cultura internazionale, basti pensare che Valensise è stata direttrice dell’Istituto italiano di Cultura a Parigi.
L’esperienza nel teatro
Un sistema virtuoso quello che vede Marina Valensise nel noto istituto all’insegna della valorizzazione, divulgazione e apertura ai giovani. “Chi viene a teatro da ragazzo non dimenticherà mai questa esperienza in tutta la sua vita e sarà un futuro spettatore e visitatore dei nostri spettacoli – ha detto Marina Valensise”
Interessante la testimonianza anche dei quattro studenti, appena tornati a casa, dopo uno stage di un mese nel laboratorio di scenografia della Fondazione INDA, Giuliana Quinci, Maria Chiara Giaquinta, Marina Sterlini e Gabriele Di Maria Renda, tutti contenti e felici di tornare nuovamente a Siracusa, appena possibile.
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