la risposta del mimit

Tavolo Ias, il ministro Urso ai sindaci, “nessuna richiesta di partecipazione

Il ministero della Imprese e del Made in Italy afferma che non è arrivata negli uffici del dicastero alcuna richiesta di partecipazione dei sindaci di Augusta, Siracusa, Melilli e Priolo al tavolo del 21 novembre tenutosi a Palazzo Piacentini per discutere della vicenda Ias, il depuratore di Priolo su cui pende un pronunciamento del Gip del Tribunale di Siracusa che vieta il conferimento dei fanghi industriali delle aziende del Petrolchimico di Priolo.

La lettera dei sindaci

Ieri, i sindaci dei 4 Comuni del Siracusa, in una lettera al ministro Adolfo Urso, hanno contestato il loro mancato coinvolgimento parlando di sgarbo istituzionale.

“Nessuna richiesta è arrivata”

“Il Tavolo Priolo, che si è svolto a Palazzo Piacentini giovedì 21 novembre, era stato convocato con ampio anticipo, il 12 novembre. La convocazione, resa immediatamente – si legge nella nota del Mimit – nota agli organi di stampa, seguiva un consolidato protocollo che prevede che la rappresentanza degli enti locali sia esercitata dalla regione interessata, in questo caso la Regione Siciliana. Tuttavia, come da prassi, dinanzi a una richiesta specifica degli enti locali, il Mimit può valutare – d’intesa con la regione – l’estensione della partecipazione. Ad oggi, nessuna richiesta formale è stata avanzata: quando ciò avverrà, il Mimit la esaminerà con la dovuta attenzione e ne terrà conto per le future convocazioni”.

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Gli altri due tavoli

Sono previsti altri due tavoli, il 3 ed il 5 dicembre: nel primo si discuterà dei piani dell’Eni sul futuro degli impianti Versalis a Priolo e Ragusa, nel secondo sarà affrontato il tema della chimica su scala nazionale.

Porte chiuse ai sindaci

“Relativamente al Tavolo Versalis, infine, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy sottolinea – spiegano dal Mimit – che le tematiche trattate riguardano non solo più comuni italiani, ma anche più regioni, aspetto che emerge ancor più chiaramente nel contesto del Tavolo sull’industria chimica nazionale: motivo per cui la rappresentanza dei territori e delle loro istanze sarà garantita dalle regioni competenti e, per il Tavolo sull’industria chimica italiana, dalla regione capofila in materia”

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