Il gip del Tribunale di Siracusa ha disposto il sequestro del depuratore di Noto gestito dalla Aspecom, la società legata al Comune di Noto.

Gli indagati

Come emerge nell’articolo di stamane de La Sicilia, sono 7 le persone iscritte nel registro degli indagati, tra cui l’attuale sindaco, Corrado Figura e l’ex primo cittadino ed attuale coordinatore provinciale di Forza Italia, Corrado Bonfanti, che rispondono di inquinamento colposo, insieme a dirigente ed ex manager della Aspecom.

Le accuse

Secondo quanto emerso dalle indagini, coordinate dai magistrati della Procura di Siracusa, parte dei reflui civili della città di Noto sarebbe finita in mare senza il trattamento da parte dell’impianto: per i pm ci sarebbero delle responsabilità perché fosse impedito questo sversamento in mare che, se le accuse fossero confermate, avrebbero provocato un danno ambientale di proporzioni importanti anche se ancora da quantificare.

Il sequestro di 3 serbatoi un anno fa

La Capitaneria di Porto di Siracusa, poco meno di un anno fa, sequestrò tre depositi connessi ad un impianto di depurazione di acque reflue civili, in contrada Calabernardo, nel territorio di Noto. Un’inchiesta non strettamente connessa con quella culminata con i sigilli all’impianto di Noto che testimonia però le difficoltà nelle procedure della depurazione in questo pezzo del Siracusano.

I controlli

Nel corso dei controlli, a cui hanno preso parte anche il personale dell’Arpa e del servizio Spresal, servizio prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro dell’Asp di Siracusa, venne fuori, secondo gli inquirenti la violazione delle norme a tutela dell’ambiente, in quanto in questi tre depositi sarebbero stati rinvenuti rifiuti di ogni tipo, “anche speciali, presumibilmente provenienti dai processi manutentivi, eseguiti, nel tempo alle varie parti dell’impianto di depurazione prive di alcuna autorizzazione” spiegano dalla Capitaneria di Porto di Siracusa.

La vicenda Ias

La depurazione è evidentemente un tallone di Achille del territorio di Siracusa: nel 2022 venne sequestrato l’impianto di depurazione Ias di Priolo con l’accusa di disastro ambientale. La vicenda giudiziaria è tutt’ora in corso e nella tesi della Procura di Siracusa i reflui civili ed industriali sarebbero finiti in mare senza trattamento.

Sindaco, “indagato per fatti antecedenti alla mia amministrazione”

Il sindaco di Noto, Corrado Figura, assicura di essere estraneo alla vicenda. “Io sono indagato per un mese di amministrazione, perché le indagini riguardano il periodo precedente alla mia amministrazione: si concludono nel 2021, io sono stato letto il 16 ottobre del 2021. Devo leggere – dice a BlogSicilia il sindaco di Noto – il procedimento perché non so neanche di cosa si tratta, trattandosi di cose antecedenti alla mia amministrazione.  Posso soltanto dire che da quando sono in carica abbiamo fatto ripartire il depuratore  di Testa dell’acqua, inoltre abbiamo ripristinato le pompe di sollevamento di San Corrado di fuori che non funzionavano da oltre dieci anni, abbiamo ristrutturato il depuratore di Passo Abate e di Calabernardo

Bonfanti, “un atto dovuto, sono sereno”

Sulla vicenda è intervenuto l’ex sindaco di Noto, Corrado Bonfanti: “Si tratta di un atto dovuto – dice a BlogSicilia Corrado Bonfanti –  per verificare se sussistono delle responsabilità sulla mancata di sorveglianza. In ogni caso, la situazione è questa e la affronto con serenità e spirito di collaborazione”.