L’obiettivo dell’amministrazione comunale di Siracusa è chiaro: favorire la mobilità dolce, con biciclette, monopattini e trasporto pubblico, per abbattere l’inquinamento, prodotto dalle migliaia di auto che, ogni giorno, transitano sulle strade della città.
La riqualificazione urbana
Un indirizzo europeo che le giunte del sindaco Italia hanno preso con serietà e che portano avanti da anni, peraltro la riqualificazione urbana di alcune zone, come quella tra piazza Empedocle e via Diaz, e poi via Tisia, ha comportato l’allargamento dei marciapiedi, per consentire ai residenti di vivere al meglio il quartiere e contestualmente ridotto il numero di stalli per le auto.
La cancellazione dei posti auto
Il problema è che non sono stati realizzati dei parcheggi per offrire a chi ancora usa l’auto, ad esempio famiglie che accompagnano bambini a scuola, persone che hanno problemi di deambulazione, anziani, e chi, legittimamente, è affezionato alle 4 ruote, visto che circolare in auto non è ancora vietato dalla legge, degli spazi dove lasciare il proprio mezzo.
La tele di Penelope del parcheggio di via Damone
L’esempio più evidente si riscontra nell’area di via Tisia: a fronte di una robusta riduzioni di stalli, l’amministrazione aveva pensato all’apertura del parcheggio di via Damone, che offre 150 posti per i veicoli, non tanti comunque, ma i lavori vanno avanti dal 2021 e l’assessore alla Mobilità, Enzo Pantano, da mesi continua a spostare la data di apertura facendo infuriare residenti e commercianti: i primi perché gli spazi nei pressi della loro abitazioni sono “depredati” dalle auto dei clienti degli esercenti, i secondi perché quelli rimasti sono insufficienti, per cui i profitti sono sensibilmente calati.
Insomma, un cane che si morde la coda. E’ stata trovata una soluzione tampone, aprire il parcheggio del liceo Quintiliano, naturalmente quando non ci sono lezioni, dunque sabato e domenica.
L’ultima trovata
L’ultima trovata dell’amministrazione è la nuova mappatura degli stalli in via Polibio, costola di via Tisia, dove insistono numerose attività commerciali, tra cui un bar molto noto e frequentato, una scuola, l’istituto Alberghiero, per cui, ogni giorno, c’è la caccia al posto auto.
Il caos
Le doppie file sono all’ordine del giorno e della Polizia municipale, che in teoria dovrebbe controllare le violazioni al Codice della strada, non c’è nemmeno l’ombra. Sarà colpa della mancanza di organico, come spesso dal Comune affermano, ma sta di fatto che la realtà è questa. In tutto questo delirio, l’amministrazione, nella nuova mappatura, ha scelto di ridurre, ulteriormente, i posti auto in via Polibio, disegnando gli stalli in orizzontale, mangiando spazi importanti. Inoltre, in un’altra porzione, sempre in via Polibio, sono stati ricavati dei posti per le moto, sottraendoli alle auto.
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