Era finito sotto processo, accusato di stalking, minacce e violenze nei confronti della fidanzata.
Una vicenda giudiziaria iniziata il 3 ottobre del 2012, che si è conclusa nelle scorse ore al palazzo di giustizia di Siracusa con l’assoluzione dell’imputato, 25 anni, di Avola, “perché il fatto non sussiste” precisa il suo legale, Natale Vaccarisi, al termine del processo, in primo grado, celebrato davanti al giudice monocratico, Anna Pappalardo.
Secondo quanto svelato dalla difesa, quelle accuse ai danni del giovane sarebbero state mosse dalla madre della ragazza dell’imputato perché sarebbe stata contraria alla relazione sentimentale della figlia, 22 anni, con quel ragazzo.
Da quanto emerso nella ricostruzione dell’accusa, la ventiduenne, pressata dall’atteggiamento aggressivo e violento del fidanzato, avrebbe subito “un grave stato di ansia e paura ed un fondato timore per la propria incolumità”. Nel processo, però, questa tesi non avrebbe retto, per cui il giudice, al termine della camera di consiglio, ha deciso per l’assoluzione del venticinquenne.
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