l'ultima volta è stata nel 2014

Le spoglie di Santa Lucia torneranno nel 2024, l’annuncio dell’arcivescovo

Le spoglie di Santa Lucia, custodite a Venezia, torneranno a Siracusa nel 2024. Lo ha detto ieri l’arcivescovo di Siracusa, Francesco Lomanto, in occasione della festa del Patrocinio che celebra il ricordo del miracolo del 1646 quando in piena carestia arriveranno delle navi cariche di grano nelle ore successive all’esposizione del simulacro argenteo.

Le reliquie della martire siracusana, custodite nel Santuario di Santa Lucia a Venezia (Chiesa di San Geremia e Santa Lucia) furono portate, per la prima volta, a Siracusa, nel 2004, l’appuntamento si rinnovò nel 2014 e così a distanza di altri 10 anni ritorneranno nella città natale di Lucia. Resteranno a Siracusa dal 14 al 24 dicembre.

La storia delle spoglie di Santa Lucia

Secondo le fonti storiche, le reliquie di Lucia, originariamente, erano custodite a Siracusa ma dopo le invasioni arabe risalenti al 878 dopo Cristo, le spoglie furono nascoste e nel 1040 il comandante Giorgio Maniace dispose il trasferimento a Costantinopoli.

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Da Costantinopoli a Venezia

Nel 1204, dopo la conquista di Costantinopoli da parte dei veneziani, le reliquie furono portate nella città lagunare.  Secondo un’altra testimonianza, citata nel sito del Santuario di Venezia, (Cronaca Veniera della Biblioteca Marciana di Venezia), invece, il corpo sarebbe stato portato in Laguna nel 1026 (probabile errore dell’amanuense, che ha letto 1026 per 1206, anno della traslatio ufficiale).

Il trasferimento in più chiese

Le spoglie di Lucia sono state trasferite in più chiese a Venezia, poi l’11 luglio del 1860 vennero conservate dove si trovano ancora oggi. Deposte sull’altar maggiore per sette giorni, le spoglie vennero poi spostate su un altare laterale in attesa di costruire una nuova cappella, edificata nel 1863 con il materiale del presbiterio della distrutta chiesa di Santa Lucia.

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Infine venne realizzato un altare in broccatello di Verona con fregi di bronzo dorato su disegno dell’architetto Gaetano Rossi. Le spoglie della martire furono poste in una nuova urna in marmo giallo ambrato. Con la traslazione delle sante reliquie, la chiesa intitolata a San Geremia fin dal Mille, acquistò anche il titolo di Lucia.

 

 

 

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