I giudici della Corte di Appello di Catania hanno emesso una sentenza di condanna a 2 anni ed 8 mesi nei confronti di avolese accusato di lesioni aggravate, detenzione illegale di arma e ricettazione. In primo grado, nel processo che si è celebrato con il rito abbreviato tenutosi davanti al giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Siracusa, l’imputato, difeso dall’avvocato Natale Vaccarisi, aveva rimediato una pena più pesante, 3 anni e 4 mesi.
Secondo quanto emerso nelle indagini, coordinate dai magistrati della Procura di Siracusa, l’imputato sarebbe entrato in conflitto con un rivale in amore, le cui attenzioni verso la donna amata gli avrebbero fatto perdere il controllo.
I fatti risalgono al 2016, l’uomo si sarebbe impossessato di un fucile per sparare alla vittima, costretta a fare ricorso alle cure dei medici del Pronto soccorso dell’ospedale. Per fortuna, le lesioni non toccarono organi vitali, causandogli ferite giudicate guaribili in 20 giorni. Ne è, comunque, nato un procedimento giudiziario nei confronti dell’avolese.
L’imputato ha ammesso le sue responsabilità e su questo aspetto il suo difensore, l’avvocato Natale Vaccarisi, ha fatto leva per ottenere dai giudici della Corte di Appello di Catania uno sconto di pena, che è arrivato.
L’uso della violenza in questioni amorose è una pratica piuttosto diffusa. A Siracusa, nei giorni scorsi, gli agenti della Squadra mobile hanno indagato tre giovani, accusati di aver appiccato un incendio alla macchina di un uomo. Il proprietario dell’auto avrebbe corteggiato la donna di cui è innamorato uno degli autori del rogo che avrebbe, dunque, organizzato insieme ai complici l’avvertimento. Per appiccare le fiamme, gli attentatori hanno usato del liquido infiammabile, come emerso nel corso delle indagini, inoltre i poliziotti, poco prima di arrivare sul luogo del rogo hanno visto dei giovani fuggire in sella ad uno scooter.