Una relazione tossica quella tra uno dei 6 arrestati dai carabinieri per spaccio ad Augusta e la sua fidanzata. E’ quanto hanno scoperto gli investigatori, ascoltando le conversazioni tra i due, in cui emerge come la donna avrebbe portato avanti la relazione sentimentale perché il compagno avrebbe potuto fornirgli in qualsiasi momento la cocaina.

Le conversazioni tra i due fidanzati

Fidanzata: amore, ma dopo me lo porti un regalino piccolo piccolo?

Spacciatore: Minchia

Fidanzata: l’altra volta mi sono comportata bene, non te l’ho cercata… no vita mia, tu devi stare tranquillo perché appena vedi che sbagli mi mandi a fare in culo prima del tempo…

Spacciatore: ah, ti mando a fare in culo così ti metti in chiacchiera con altri

Fidanzata: no ma che sei scemo completamente, no te lo giuro devo essere menomata

Spacciatore: che ne so?

Fidanzata: no, no, non te ne faccio di queste cose, tranquillo

Gli scontri tra gli indagati

Secondo i carabinieri anche i rapporti tra gli stessi indagati non erano buoni. A volte acquistavano lo stupefacente tra loro anche indebitandosi. In almeno un caso uno dei sette indagati avrebbe aggredito un complice con calci e pugni per farsi restituire 1300 euro di stupefacente non pagato.

I luoghi per lo spaccio

Ingegnosi erano poi i luoghi di spaccio individuati dai sette indagati. Oltre che nelle rispettive abitazioni, i contatti tra presunti pusher e assuntori sarebbero avvenuti in strada, in luoghi affollati, addirittura in prossimità della Porta spagnola o ancora utilizzando le cassette condominiali delle lettere come luogo di scambio denaro/stupefacente evitando così contatti diretti tra venditore e acquirente.

Chi sono gli indagati

Sono in carcere: Marcello Alberghina, Antonio Corrado Cannarella, Antonino Spina, Francesco Bandiera e Sebastiano Verde.

Domiciliari per Lorenzo Belfiore, con obbligo di indossare il braccialetto elettronico mentre è stato applicato il divieto di dimora ad Augusta di Giuseppe Ferraguto.